Ha festeggiato i 50 anni dalla fondazione con una crescita di fatturato a doppia cifra. Per la Cantina Colomba Bianca, il 2020, anno condizionato fortemente dalla pandemia, è andato bene. Una crescita di fatturato dell'11,5% rispetto all'anno precedente. Nel 2020 Colomba Bianca ha fatturato 32 milioni di euro, nel 2019 erano 28,7 milioni. Una crescita maturata soprattutto nella prima parte di un anno in cui la congiuntura economica legata al Covid ha fortemente penalizzato le aziende.
La cooperativa conta quasi 2500 soci conferitori per una superficie vitata di circa 7500 ettari, tra le province di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta per un totale di sei cantine di vinificazione e una di imbottigliamento. Il tutto costituisce la struttura di trasformazione più tecnologica in Sicilia. Da 24 anni a guidare Colomba Bianca è Leonardo Taschetta, che da giugno è stato nominato nel Cda dell'Istituto Vini e Oli di Sicilia.
Colomba Bianca nasce nel 1970, in provincia di Trapani, e oggi, oltre ad essere una delle più grandi cooperative vitivinicole siciliane, è tra i maggiori esportatori di vino biologico in Europa. I prodotti Colomba Bianca arrivano in 23 paesi europei. Nel 2020 sono state vendute oltre 2,6 milioni di bottiglie. Risultati certamente ottimi, considerando il periodo restrizioni anticovid. Ma la Colomba Bianca ha cominciato a lavorare come se la pandemia dovesse finire presto, investendo sulle strutture e sui prodotti, in un'ottica di ulteriore sviluppo e di miglioramento dell'export.
Nonostante il segno meno sono fiduciosi e soddisfatti, invece, a Donnafugata, il cui 65% del fatturato è orientato verso l'Horeca, un settore distrutto dalla crisi da Covid.
“Poteva andare peggio” dice Josè Rallo, con il fratello Antonio, alla guida di Donnafugata. Nel 2020 si è registrato un -6% che però non abbatte, nella consapevolezza che la performance è stata fortemente condizionata dalla pandemia. Il settore della ristorazione è il principale canale della storica Cantina che conta oltre 400 ettari di vigneti tra Marsala, Contessa Entellina, Pantelleria, l'Etna e Vittoria. Gli altri canali non sono riusciti a compensare le perdite nel 2020 su un 2019 che aveva fatto segnare un fatturato di 22 milioni di euro. Ma c'è molto ottimismo per Donnafugata, che punta a potenziare ancora di più l'export, il digitale, e riparte dai risultati raggiunti nell'anno buio dell'horeca: sono stati lanciati, infatti, nuovi vini, e una campagna con Dolce&Gabbana che ha riscosso molto successo. Per Josè Rallo, però, il digitale è l'arma per salvare l'industria del vino dal Covid, potenziando risorse prima destinate a fiere ed eventi in presenza (logicamente al momento sospese) spostandole sul digitale.