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09/02/2021 04:30:00

La sospensione della democrazia che non c'è stata in Italia

 "Le parole sono importanti ". Myanmar , conosciuta come Birmania. U Thant figlio della nazione del sudest asiatico fu segretario delle Nazioni Unite per 10 anni.

Il primo febbraio del 2021 è stata teatro di un colpo di stato militare. Oltre mille persone hanno manifestato a Yangon ,altre migliaia nel resto della nazione, Birmania, contro il colpo di Stato del 1° febbraio che ha rovesciato il governo civile di Aung San Suu Kyi. La giunta militare ha bloccato Internet in tutto il Paese per stroncare sul nascere le proteste contro il colpo di stato, ma la rabbia della popolazione aumenta. Decine di migliaia di birmani sono scesi nelle strade di Yangon(Rangoon) e di altre città per manifestare contro il golpe, senza che la polizia intervenisse. Il rischio che le proteste vengano represse con la forza aumenta.

Dopo il blocco di Facebook , è stata l'intera rete nazionale a essere messa fuori uso, in seguito all'ordine dato dalla giunta ai provider, con tanto di militari nelle aziende per assicurarsi che fosse eseguito, giunge notizia di un ripristino parziale. L'intenzione è palese, isolare la nazione.

L'ordine ha esasperato ancora di più la popolazione che si è unita al «Movimento di disobbedienza civile» lanciato pochi giorni fa da un gruppo di medici. Si è raccontato questi eventi, perché spesso durante il governo bis giallorosso di Conte si è gridato alla sospensione della democrazia. Alcuni elementi dell'intellighenzia nostrana lo hanno asserito in un documento, il concetto aveva un capitano d'eccezione Marcello Pera ex presidente del Senato. A sostegno dell'idea errata è stato che l'esecutivo di Conte si è dimesso, perché un partito politico nato da una scissione, Italia Viva,  (che secondo il "verbo" dei sondaggi conta un milione di consensi su cinquanta) , lo ha praticamente "sfiduciato".

Alla luce dei giorni che stiamo vivendo, risulta difficile comprendere dove sia una democrazia a "scartamento ridotto" il belpaese. E citando nuovamente Nanni Moretti in palombella rossa: " ma come parla, le parole sono importanti".

Vittorio Alfieri