Al via, da venerdì prossimo, a Trapani, le “Scinnute” dei sacri gruppi che compongono l’antica processione dei “Misteri”. A causa dell' emergenza pandemica, i fedeli potranno seguire i riti di preparazione alla Settimana Santa in diretta Facebook.
Il rettore della chiesa del Purgatorio , don Alberto Genovese, dopo un’ampia concertazione con i capi-consoli, il consiglio di amministrazione dell’Unione delle Maestranze e le autorità di pubblica sicurezza, ha stilato un programma che prevede un vero e proprio percorso quaresimale che avrà come protagonisti tutti i gruppi dei misteri che compongono un originale e intenso racconto della passione e morte di Gesù.
Dal primo venerdì di quaresima – venerdì prossimo, 19 febbraio – e fino alla vigilia della settimana santa, seppur a porte chiuse ma comunque in diretta Facebook sarà possibile vivere e partecipare alle “scinnute” di tutti i gruppi dei misteri e non solo i venerdì. Ad ogni “scinnuta” a partire dalle ore 19 il gruppo scelto verrà spostato davanti all’altare principale della Chiesa dove, dopo un momento musicale, una breve scheda storico-artistica a cura di Lina Novara ne racconterà origine, valore artistico, cuoriosità . Quindi un commento spirituale a cura del rettore don Genovese, una breve stacco musicale, e infine, un momento di preghiera curato e animato dai ceti. Gli spostamenti dei gruppi saranno accompagnati da marce tradizionali.
L’ingresso nella Chiesa del Purgatorio sarà contingentato e ad ogni “scinnuta” potranno partecipare fino ad un massimo di 50 persone stabilite dal ceto che cura il gruppo che effettua la “scinnuta”. Come già detto, sarà possibile seguire ogni appuntamento su Facebook dalla pagina istituzionale Unione Maestranze Trapani grazie alla disponibilità dell’ufficio Stampa dell’Unione. Gli ultimi sabato di quaresima saranno invece dedicati alle Madonne con la recita del rosario meditato.
“Anche quest’anno, nonostante le limitazioni per l’emergenza sanitaria, con l’aiuto dei social, tutta la città potrà vivere una forte partecipazione e contemplazione dei gruppi della nostra processione – dice il vescovo Pietro Maria Fragnelli. Questo tempo così particolare ci consente un approccio che possiamo dire ‘personalizzato’ ai gruppi sacri, seguendo il racconto di San Marco che conduce non solo le folle ma ogni singola persona all’incontro con Gesù, dando voce, a metà Vangelo, all’apostolo Pietro e, alla fine, al centurione romano che riconosce che Cristo è davvero Figlio Di Dio. L’augurio è che questo sguardo personalizzato possa davvero condurre ciascuno di noi alla sorgente e all’anima della processione dei Misteri di Trapani”.