Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/02/2021 12:00:00

In Sicilia si fa un uso spropositato di antibiotici

In Sicilia si consumano troppi antibiotici. Secondo i dati del rapporto nazionale “L’uso degli antibiotici in Italia” dell’Agenzia italiana del farmaco, nel 2019 l’Isola è al sesto valore di dosi ogni mille abitanti somministrate al giorno all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e in regime convenzionato: in particolare, si tratta d un valore pari a 20,3, di gran lunga superiore rispetto alle 17,5 dosi ogni mille abitanti per giorno somministrate mediamente a livello nazionale.

Fanno peggio della Sicilia la Campania, la maglia nera con 23,  l’Abruzzo (22), Puglia (21,5) e Calabria (21,4) e subito dietro l’Umbria (20,5). La Provincia autonoma di Bolzano risulta essere il territorio italiano con il minor consumo di dosi giornaliero calcolato ogni mille abitanti (10,6); tra le regioni virtuose troviamo anche la Liguria (13,3), Friuli Venezia Giulia (14), Veneto (14,1) e Lombardia (14,5).

Oltre al dispendio spropositato in termini economici, a preoccupare in misura sempre maggiore è il ricorso improprio agli antibiotici. L'Agenzia nazionale del farmaco stima che a livello nazionale una somministrazione farmacologica di antibiotico su quattro è inappropriata (25%). Gli antibiotici devono essere esclusivamente usati per la sua di infezioni batteriche, è sbagliato assumere antibiotici in caso di influenza, raffreddore comune, laringotracheite, faringite e tonsillite. Gli usi inappropriati degli antibiotici per le infezioni delle vie respiratorie sono stati registrati in maggioranza nel Mezzogiorno.