Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/02/2021 06:00:00

Nuovo padiglione di Marsala, clamoroso: adesso l'Asp nega di aver mai avviato i lavori ... 

Riceviamo e pubblichiamo:

Riteniamo fuorviante e per niente rispettoso di una corretta informazione il contenuto dell'articolo pubblicato venerdì 19 febbraio 2021 dalla testata Tp24 relativo alla realizzazione del nuovo padiglione per la cura delle malattie infettive presso l’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala nel quale si fa riferimento “all'inaugurazione dei lavori del padiglione”, lo scorso 3 dicembre.

Si precisa che nell'occasione richiamata nell'articolo si è svolta soltanto la presentazione del progetto preliminare della nuova struttura attualmente in fase di conversione in progettazione definitiva ed esecutiva da parte dell'impresa aggiudicataria dell'appalto integrato (progettazione ed esecuzione dei lavori).

Mai l’Asp di Trapani, per bocca di funzionari accreditati o del Legale Rappresentante, ha ufficializzato o proclamato l’avvio delle opere di edificazione, alle quali, evidentemente, potrà darsi corso solo in esito all’approvazione del progetto esecutivo.

È assolutamente infondata, quindi, la notizia secondo la quale il Commissario Straordinario avrebbe fatto riferimento ai lavori edili, promettendone il completamento entro maggio prossimo.

Non vi è stata alcuna presa in giro né tantomeno alcun mistero aleggia sulla vicenda, peraltro chiara a tutti nei sui passaggi tecnici e formali, relativa alla realizzazione di una struttura che rientra nel Piano di riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale in emergenza Covid.

Il linguaggio adoperato dalla testata giornalistica invece, oltre che arbitrario, risulta deliberatamente offensivo e provocatorio e si inserisce in una continua opera di disinformazione e discredito dell'attività dell'Asp di Trapani, alterando la funzione autentica del sano giornalismo.

L’Asp di Trapani si riserva infine ogni opportuna iniziativa presso le sedi istituzionali a ciò deputate per la tutela della propria immagine e della onorabilità dei propri rappresentanti".

La direzione strategica dell'Asp di Trapani

***

E meno male che è una direzione "strategica". Pensa se non lo fosse ...

Il commissario dell'Azienda Sanitaria di Trapani, Paolo Zappalà, che firma questa nota, prende il posto del suo predecessore, Fabio Damiani, che è stato arrestato, nell'operazione "Sorella Sanità", in piena emergenza Covid (abbiamo fatto ridere l'Italia ...) perchè ritenuto al centro di un vasto giro di tangenti. Damiani ha già confessato di aver preso bustarelle sugli appalti della sanità per decine e decine di migliaia di euro.

Questa premessa è d'obbligo. Perchè quando parliamo dell'Asp di Trapani parliamo di un'azienda pubblica, che amministra un mare di soldi, e che è stata commissariata per questi motivi. Il commissario Zappalà dovrebbe più di chiunque altro e prima di chiunque altro rispondere ad ogni richiesta di trasparenza, pubblicamente e dettagliatamente. E invece si permette di sentirsi offeso perchè qualcuno, noi di Tp24,  vorrebbe solo vederci chiaro su un argomento che riguarda la nostra salute e la spesa pubblica, e in un anno come questo...

Veniamo a noi. A Dicembre si organizza a Marsala la manifestazione per la "posa della prima pietra" del nuovo padiglione di malattie infettive. Costo: 12 milioni di euro. Pronto, ci dicono, a Maggio 2021. A fare la passerella ci sono tutti: Zappalà, l'assessore regionale alla salute Razza, il Sindaco Grillo, tutto il cucuzzaro del centrodestra siciliano. Chiediamo a Zappalà di sapere chi farà i lavori, quando è stata pubblicata la gara, da dove spunta questo padiglione misterioso e costosissimo che sarà pronto, in pratica, quando l'emergenza Covid sarà nella fase finale (speriamo).  Zappalà si rifiuta di darci le informazioni richieste, in maniera offensiva e irrispettosa del ruolo della stampa, soprattutto in un contesto come quello della provincia di Trapani. 

Zappalà a Dicembre "inaugura" i lavori del nuovo padiglione. Lo dice lui, lo dice il filmato messo a disposizione dalla macchina della propaganda del Sindaco di Marsala (il cui silenzio su questa vicenda è imbarazzante ... ).

 

 

Lo dicono le testate locali. Tutti.  Riportiamo in allegato a questo articolo un po' di rassegna stampa. Il Sindaco Grillo: "Sono stati avviati i lavori per la costruzione del padiglione".

Il suo vice Ruggieri: "I lavori sono iniziati!".

 

Zappalà: "Oggi avviamo CONCRETAMENTE il cantiere". Dal"Quotidianosanità.it": "Paolo Zappalà  conta di poter disporre entro il 31 maggio del primo piano della nuova struttura, mentre la consegna dell’intero padiglione dovrebbe avvenire nell'autunno 2021".

 

Tp24 scopre che i lavori sono fermi, in realtà non c'è nulla di concreto per questo padiglione. Solo un'indagine geologica. 

Due giorni fa l'Asp di Trapani dice che in effetti i lavori non è che sono fermi, non sono mai partiti, perché non c'è il progetto esecutivo.

Adesso con questa ultima e clamorosa nota, l'Asp di Trapani dichiara che non c'è stata neanche un'inaugurazione, nessuna cerimonia. E' stata una sorta di allucinazione collettiva.

Sembra il gioco delle tre carte. C'è un evidente caso di schizofrenia nell'amministrare. Fosse vivo Camilleri, ci farebbe un romanzo. Peccato che sia tutto vero, e che in mezzo ci siano soldi pubblici e la salute di tutti noi. 

Ci aspettiamo, allora, che domani Zappalà ci scriva, nell'ordine, queste ulteriori repliche: quale padiglione? Marsala dove? E infine: ma perchè? Sono io il commissario? 

Giacomo Di Girolamo

P.S.: La provocatoria nota dell'Asp di Trapani contiene il solito veleno contro la stampa libera, che cerca di tutelare gli interessi della collettività, con minacce velate che faremo presenti alle autorità competenti, per quel che può servire.