Italiani popolo di santi, poeti e navigatori. Questa espressione, spesso citata in modo ironico, è tratta da un discorso che tenne Mussolini il 2 ottobre 1935 in opposizione alle Nazioni Unite, che avevano condannato l’Italia per l’aggressione all’Abissinia.
La frase è famosa perché riportata sul Palazzo della Civiltà, a Roma, nel Quartiere dell’Eur. L'edificio conta per ogni lato 54 archi, in ragione di ciò è denominato il "Colosseo quadrato ".Questa l’iscrizione completa: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. Il fabbricato monumentale è contornato da 28 statue ciascuna di esse è allegorica delle virtù del popolo italiano.
Figurano le allegorie dell'eroismo, della musica, l'artigianato, il genio politico, l'ordine sociale, il lavoro, l'agricoltura, la filosofia, il commercio, l'industria, l'archeologia, l'astronomia, la storia, il genio inventivo, l'architettura, il diritto, il primato della navigazione, la scultura, la matematica, il genio del teatro, la chimica, la stampa, la medicina, la geografia, la fisica, il genio della poesia, la pittura e il genio militare.
Ci si potrebbe dilettare a trovare un personaggio per ogni metafora. Quest'anno di pandemia ci ha fatto conoscere soprattutto grazie alla TV tanti scienziati, tra infettivolgi immunologi epidemiologi ,virologi. Ne cito una per due motvi: la statura internazionale, perché donna , la d.ssa Ilaria Capua. Sul genio politico sempre nell'ultimo anno uno su tutti Matteo Renzi che con la sfiducia al Conte bis , ha portato "de facto " a palazzo Chigi Mario Draghi il quale dovrà dimostrarsi anche navigatore, traghettandoci in un mare più tranquillo. È sicuramente un notevole economista, ma la deficienza della classe politica lo sta santificando. Certamente dovrà dimostrare un grande "genio inventivo" per fare convivere anime molto diverse(eufemismo) in tal senso accorato il suo discorso di fiducia in parlamento.
Non condivisibile l'affermazione che il suo governo non è frutto del "fallimento della politica".
Nel panorama della politica lilibetana si potrebbe sostenere che un "genio politico " è il presidente del consiglio comunale, alla terza presidenza, dal 2001 a Sala delle Lapidi. Molti altri avrebbero voluto essere al suo posto ma hanno fallito. A memoria si ricordano, A. Vinci nel 2015, I. Gerardi nel 2020. E probabilmente introspettivamente hanno ambito allo scranno di nuovo P. Ferrantelli, e per la prima volta, F. Coppola , R. Genna e W. Alagna. Il"primato della navigazione" di Capo Lilibeo è individuabile il sindaco e perché no anche santo, lo ha fatto nella composizione della giunta, nonostante le onde personificate da l'ex consigliere I. Chianetta e R. Genna . Una poetessa in "lato sensu" che non è riuscita a tornare a sala delle lapidi, L. Arcara. La classe politica di Lilybauem a pieno titolo,santi,poeti e navigatori.
Vittorio Alfieri