Apprendiamo da un articolo della redazione di TP24 della nota inviata dall’Asp di Trapani in risposta ai recenti articoli della stessa testata, che legittimamente ha cercato di far luce su di una questione “vitale”, e non solo a parole, che riguarda la nostra città e i nostri cittadini.
La vicenda concerne i lavori, mai iniziati, per il nuovo padiglione di malattie infettive che dovrebbe nascere nell’area adiacente al nostro ospedale Paolo Borsellino, ormai quasi completamente adibito a Covid hospital. Il cantiere è fermo e, a quanto pare, probabilmente non è mai esistito.
Certo era evidente a tutti, non solo alla stampa locale, che dal 3 dicembre nulla è stato fatto, da quando ovvero all’ospedale Paolo Borsellino si “affollavano” in una discutibile passerella, non rispettosa persino delle restrizioni Covid, Onorevoli e Assessori regionali, il neo Sindaco e il Presidente del consiglio della città, “a braccetto uno con l’altro” come da folkloristica tradizione siciliana.
La memoria ci riporta allo scorso maggio, quando in una foto imbarazzante si spiegavano carteggi di “altri progetti” riguardanti quella volta l’Ospedale San Biagio, con le stesse comparse e i medesimi protagonisti. Anche quel progetto si proclamava realizzabile in tempi record. La data sarebbe stata quella di ottobre 2020, in tempo per la seconda ondata e per prevenire la riconversione del Paolo Borsellino in Covid hospital.
Invece il 3 dicembre era stato annunciato, senza alcun preavviso, “l’avvio di un cantiere già iniziato “, citando le parole dell’assessore Razza e del neo sindaco della città di Marsala. Era un dono di Natale per la città: entro maggio 2021 sarebbe stato pronto il primo piano del padiglione, costo: 12 milioni di euro.
Sin da subito tuttavia, seppur spiazzati e positivamente stupiti, ci siamo chiesti come mai nessuno, neanche lo stesso assessore regionale Razza, avesse mai fatto cenno a questo progetto che, se avviato prima delle sfilate al San Biagio, avrebbe potuto vedere la realizzazione già nel dicembre scorso.
Tutti i rappresentanti locali quel giorno, Sindaco, assessore regionale Razza, commissario Asp, in svariate interviste rilasciate alle testate presenti hanno inequivocabilmente dichiarato che quell’inaugurazione rappresentava l’avvio dei lavori, la posa della prima pietra dell’atteso padiglione.
Vista la grave vicenda giudiziaria che ha coinvolto la nostra provincia nello scorso mese di giugno 2020, nella tragedia sanitaria che stiamo attraversando a livello nazionale, e in particolare qui a Marsala, privati di un ospedale con conseguenze, spesso drammatiche, sulla salute dei cittadini, crediamo che sia oggi inaccettabile apprendere che nulla di quanto proclamato e annunciato rispondesse a verità.
Chiunque eserciti una funzione pubblica è depositario della fiducia della propria comunità e per questo chiediamo al sindaco Massimo Grillo, che ha rilasciato “precise dichiarazioni” nella sua pagina e alla stampa illudendo tutti i cittadini marsalesi sull’effettivo avvio dei lavori di quel progetto, di fare chiarezza sulla vicenda, e magari chiedere scusa ai marsalesi che legittimamente si sentono raggirati.
Chiediamo altresì ai nostri Onorevoli rappresentanti di centro sinistra di attivarsi presentando un’interrogazione all’Ars, che faccia luce su questo ingombrante e poco chiaro episodio, rassicurando tutti che un progetto così importante, inserito nel piano strategico del governo centrale per l’emergenza Covid, possa essere portato avanti secondo il principio della trasparenza.
In merito a quanto dichiarato dall’Asp, di cui riconosciamo l’impegno nell’affrontare questa epocale emergenza sanitaria, ci preme tuttavia esprimere la nostra solidarietà nei confronti di una testata giornalistica che si è limitata a raccontare i fatti e che rappresenta una sentinella nel nostro territorio, consapevoli anche delle difficoltà che si incontrano quando si cerca di fare chiarezza su argomenti delicati e sensibili che riguardano la collettività.
Il Coordinamento di Marsala Coraggiosa