Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/02/2021 22:00:00

Luna Rossa parla siciliano, con Bruni, Randazzo e Di Trapani 

A bordo di Luna Rossa si parla tanto il siciliano. Oltre al timoniere Francesco Bruni e Agostino Randazzo, che assiste alle regate ad Auckland, è il presidente del Circolo della Vela Sicilia che è il sodalizio per cui regata Luna Rossa, c'è anche il draftsman, l'agrigentino Gabriele Di Trapani, 37 anni. Architetto navale, specializzato in yacht design all’Università di Genova nella progettazione di scafi, appendici e piani di coperta. Nel team di Luna Rossa dal 2014, per Gabriele è la seconda campagna di Coppa America.

«Nel 2018 - le parole di Grabriele a Grandangolo Agrigento - è arrivata la chiamata dal capo spedizione di Prada per collaborare alla realizzazione dell’AC75 che avrebbe partecipato alla 36 edizione dell’America’s Cup. Un’emozione indescrivibile un turbinio di stati d’animo che alternavano la felicità di trovarmi in un sogno, sapendo che si trattava di un punto da cui ripartire, e le mille difficoltà affrontate per crescere, senza mai sprecare energie, senza mai lamentarmi, senza assecondare emozioni negative che riempiono i vuoti, perché sarebbero state solo una perdita di tempo nel rispetto di me stesso e del tempo trascorso lontano dagli affetti familiari. Oggi siamo qui a sfidare i giganti del mare, ad inseguire l’ennesimo sogno, quello di portare la coppa in Italia. E’ la speranza che accompagna i nostri giorni lontani da casa. Finalmente ci siamo, adesso è arrivato il momento di fare “volare” la barca in mare e già questo è un grande traguardo».