Da un anno stiamo attraversando uno dei periodi più bui dopo la seconda guerra mondiale, causa pandemia da Covid-19, per i problemi sanitari e socio-economici consequenziali.
Da mesi e in questi giorni in modo particolare, si continua a parlare dei ristori, sacrosanti per le tante persone che hanno perso il lavoro, di piano vaccinale da velocizzare e soprattutto di Recovery Plan, come se questo fosse la panacea per tutti i problemi italiani e soprattutto meridionali. Certo è un’occasione unica e forse irripetibile. Spero che il Governo tutto abbia ben chiaro che senza lo sviluppo socio-economico del meridione non ci può essere sviluppo dell’Italia e fin quando c’è un gap così enorme fra il sud e il centro-nord per quanto riguarda disoccupazione, povertà, servizi socio-sanitari, infrastrutture, è impossibile che l’Italia si metta al passo dei paesi più progrediti. In questo momento di crisi drammatica, dove alla carenza cronica di lavoro, si è aggiunta nuova povertà e perdita di ulteriori posti di lavoro, in attesa del Recovery Plan, spendere tutti i finanziamenti europei esistenti è fondamentale ed è un dovere assoluto farlo, oggi più di prima. Per l’ennesima volta ricordo al sindaco e agli assessori, i tanti progetti già approvati e anche finanziati che abbiamo lasciato, per decine di milioni. Una breve sintesi.
Quattro progetti di efficientamento energetico, due di circa 5 milioni ciascuno per sostituire 10/12 mila lampade con quelle a LED, a basso consumo energetico, mettendo anche in sicurezza la rete elettrica esistente, e che farebbero tra l'altro risparmiare sulla bolletta che il Comune, e quindi i cittadini, ogni anno paga; un progetto di oltre due milioni per efficientare la piscina comunale ed un altro per lo stadio di oltre un milione di euro. Sarebbe un enorme risparmio per il Comune e di conseguenza per i cittadini. Poi abbiamo lasciato tre progetti di grande impatto ambientale per lo Stagnone: uno sull’Isola Lunga, per il ripristino di alcuni canali della bocca nord e della zona settentrionale, in modo da migliorare il ricircolo dell’acqua e con un sistema di sensori monitorarne la qualità (sono stanziati oltre 1 milione di euro), il progetto della salina Genna per un altro milione circa ed il progetto per il trapianto di Poseidonia sempre allo Stagnone intorno ai 400 mila euro. Questi tre progetti, insieme alla pista ciclopedonale, i cui lavori vanno avanti anche se con lentezza, potranno fare da sprone, sempre nel rispetto dell’ambiente, ad altri progetti pubblici e privati per creare nuove occasioni di sviluppo e di lavoro. Altri due progetti di piste ciclopedonali, che da Sappusi lungo la litoranea e passando dalla Stazione Ferroviaria arriveranno, la prima alle cantine Florio e la seconda fino al Signorino. Altri due progetti di messa in sicurezza e di riqualificazione: uno di oltre due milioni di euro per la sicurezza del lungomare Boeo (tratto di fronte la chiesa di San Giovanni), prima che la strada sprofondi verso il mare, l’altro di oltre un milione di euro che prevede la riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area di colmata, waterfront. Cosa diventerebbe Marsala e la sua costa con una pista ciclopedonale che va da Birgi al Signorino e con la riqualificazione e messa in sicurezza delle zone anzidette? Altri progetti per continuare a migliorare la mobilità riducendo anche l’inquinamento: il parcheggio intermodale nei pressi dello Stadio municipale per 700.000 euro circa, un progetto di oltre un milione di euro per la collocazione di paline e pensiline lungo il percorso degli autobus, l’acquisto di altri due autobus elettrici per oltre 800 mila euro, di tre scuolabus per oltre 200 mila euro, mentre si aspettano gli altri 9 autobus già acquistati (non si capisce perché ancora non siano arrivati). Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, oltre i progetti per mettere in sicurezza diverse scuole, abbiamo lasciato due progetti, uno di oltre 700 mila euro per un nuovo asilo nido in contrada Bosco, servizio essenziale per il versante nord, ed un altro di oltre 500 mila euro per il centro città.
Altri quattro progetti per aumentare l’offerta culturale e turistica della città: quello per portare a termine il secondo piano di palazzo Grignani, finanziamento di circa 1.300.000 euro, il progetto del museo degli Arazzi per circa tre milioni recuperati nel 2017, il progetto del museo del vino di 300.000 euro da allocare presso il Palazzo Fici ed un progetto intorno a 300 mila euro per il teatro Impero. Per continuare, sono riuscito ad ottenere circa 25 milioni per sostituire alcuni passaggi a livello con sottopassi o sovrappassi, vedi via Lipari, via Grotta del Toro, Birgi, Terrenove ed altri. Un altro importante progetto di cui abbiamo lasciato un finanziamento per diversi milioni, è quello del "Dopo di Noi" da realizzare presso Villa Damiani per i tanti soggetti diversamente abili e le loro famiglie. E potremmo continuare. Se per tutti questi progetti, ricordo già approvati e finanziati, i cantieri fossero aperti, ci sarebbe lavoro per centinaia forse migliaia di persone e si metterebbe in movimento l’economia della città, si ridurrebbe la povertà e la disoccupazione, e migliorerebbero i servizi per i marsalesi e per i turisti. Oltre a tutti i nostri progetti a cui ho accennato, dico nostri nel senso che abbiamo intercettato i bandi europei, elaborato e presentato i progetti, e ottenuto il finanziamento, desidero ricordare pure quello riguardante lo Scorrimento veloce, per il quale ero riuscito a recuperare 135 milioni di euro e a far andare avanti il progetto da parte dell’Anas, iter poi bloccato per mancanza di un’autorizzazione da parte dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. Nel 2019 e nel 2020 Marsala pullulava di cantieri e adesso è un deserto.
Alcuni lavori che eravamo riusciti a far iniziare, vedi la chiesa di San Giuseppe in via XI Maggio, la palestra Grillo di Porticella ed altri sono fermi o vanno a rilento, chissà perché. La mancanza di lavoro, e di conseguenza la disoccupazione e la povertà vanno affrontati con atti concreti, in primis con investimenti pubblici. Tutti i progetti che sono riuscito a far finanziare con fondi europei vanno iniziati subito senza perdere ulteriore tempo per creare lavoro e servizi. Sarebbe da irresponsabili far tornare indietro anche un solo euro. Non si perda più tempo.
dott. Alberto Di Girolamo