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07/03/2021 07:05:00

La primavera di Praga e la primavera di... Marsala

 La Primavera di Praga, e la primavera di Marsala.

L'evento storico dell'ex Repubblica popolare cecoslovacca è stato un periodo di liberalizzazione politica, avvenuto nella nazione dello scrittore Milan Kundera il cui capolavoro, il romanzo "L' 'insostenibile leggerezza dell'essere" - anche se preferisco "L ' immortalità" - è ambientato durante i giorni in cui questa era sottoposta al controllo dell'Unione Sovietica, dopo gli eventi successivi alla seconda guerra mondiale e nell'ambito della guerra fredda.

Essa iniziò alla vigilia della befana del 1968, allorquando lo slovacco Alexander DubÄek divenne segretario del Partito Comunista di Cecoslovacchia.Il dirigente adottò riforme che furono un tentativo di concedere nuovi diritti ai cittadini. Le libertà concesse inclusero un allentamento delle restrizioni alla libertà di stampa e di movimento.

Altre istanze, in particolare quella per la libertà di espressione, non furono assecondate dai sovietici che, dopo il fallimento dei negoziati, inviarono migliaia di soldati e carri armati del Patto di Varsavia ad occupare il paese. Le proteste non violente furono all'ordine del giorno, tra cui quella del suicidio dello studente Jan Palach.Dopo l'invasione, la Cecoslovacchia entrò in una fase che portò alla restaurazione. Poi, nel 1989, cadde il muro di Berlino. A capo Lilibeo nel 1993, dopo la sindacature socialiste di Genna, Sciacca, Pizzo, Anselmi e di nuovo Genna, con l'introduzione dell'elezione diretta del sindaco, ci fu l'avvento del notaio e arbitro di calcio S. Lombardo per quasi due mandati. La sua sindacatura fu molto apprezzata, le iniziative parecchie, quella più amata fu il Marsala Doc jazz festival per più edizioni, forse il secondo nel belpaese dopo quello umbro.Scuola di teatro, addirittura a S.Pietro, da lui riaperto insieme al gioiellino del teatro comunale Sollima, corso di formazione politica.

Personalmente lo battezzai il "rinascimento lilibetano" . Lombardo non concluse il suo mandato per candidarsi nel centrosinistra alla camera dei deputati, nell'uninominale l'antagonista nel centrodestra era l'attuale sindaco lilibetano . L'ex arbitro fu sconfitto, quelle erano l'elezioni che alla sinistra in Sicilia furono serviti "barba e capelli ", risultato finale 61 a 0. Il notaio nel 2015 aveva già concesso l'endorsement a Grillo, ribadito nel 2020. Ma è risaputo, 14 anni in politica corrispondono a due ere geologiche con relativi periodi.

A Lilibeo si sono susseguiti, E. Galfano, R. Carini, G.Adamo e A. Di Girolamo. È indubbio che la città non ha più rivissuto la primavera Lombardo. Anche se alcune iniziative sono state molto gradite, rammento il festival del giornalismo d'inchiesta, Summer School, le Vie dei Tesori, festival letterario 38° Parallelo. Adesso la città è governata da Grillo, presentatosi come primo cittadino del cambiamento. I primi 5 mesi, al lordo della pandemia, non sono stati una primavera, e lo conferma anche, un atto d'indirizzo presentato dal consigliere Di Pietra ed altri della maggioranza -Titone, Giacalone -Bonomo-nel quale si esprime la necessità dare seguito ai buoni propositi e idee di rilancio, come si promette in ogni tornata elettorale, dell'amministrazione Grillo nel settore del turismo e non restino nel libro dei sogni, speriamo non siano stati un autunno prima dell'inverno...


Vittorio Alfieri