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13/03/2021 10:10:00

Sicilia, arrestato mentre intasca i soldi della "messa a posto"

Arrestato dalla Guardia di Finanza mentre intasca i soldi del pizzo. A Palermo un giovane imprenditore edile subisce intimidazioni, il furto di attrezzature di lavoro dal proprio cantiere edile e la richiesta di "messa a posto" di 300 euro.

Così l'impresario, che sta eseguendo dei lavori di ristrutturazione d'interni nei pressi della Vucciria, si è rivolto ad un'associazione antiracket e ha trovato il coraggio di denunciare alla Guardia di Finanza.

Lo scorso 11 marzo, dopo aver contrassegnato le banconote da consegnare all'estortore, i finanzieri lo hanno bloccato in flagranza di reato, proprio nel storico quartiere palermitano dove vi è il cantiere edile. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Qui dettagli nel comunicato delle Fiamme Gialle:  

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, coordinati dalla locale Procura della Repubblica – DDA – Sezione Palermo, hanno eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di un soggetto che, alla luce delle evidenze delle investigazioni, è accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, per aver chiesto il “pizzo” ad un giovane imprenditore edile che gestisce un cantiere nel quartiere palermitano della Vucciria.
L’imprenditore, che stava eseguendo lavori di ristrutturazione di interni, è stato avvicinato dall’indagato, che gli aveva manifestato la necessità di “mettersi a posto”, versando una cifra pari a 300 euro.
Sulla base di quanto ricostruito allo stato delle indagini, nei giorni scorsi la vittima ha subìto alcuni furti di attrezzature a opera di ignoti, man mano che le richieste estorsive divenivano sempre più esplicite.
Le pressioni subite hanno spinto la vittima a rivolgersi a un’associazione che promuove la legalità e l’impegno antimafia attraverso la gestione di uno sportello antiracket e antiusura e, anche grazie al supporto di quest’ultima, ha trovato il coraggio di denunciare nei giorni scorsi alla Guardia di Finanza quanto stava accadendo.
Nella giornata di giovedì scorso, 11 marzo, dopo aver reperito i contanti necessari, il giovane imprenditore ha raggiunto il luogo dell’incontro concordato, ma stavolta sono prontamente intervenuti i finanzieri, che in precedenza avevano contrassegnato le banconote, procedendo all’arresto in flagranza dell’indagato, su cui sono stati rinvenuti occultati, all’esito delle attività di perquisizione, i 300 euro appena ricevuti per la “messa a posto”.
L’operazione di polizia, dunque, si è conclusa in pochi giorni grazie alla denuncia presentata dalla vittima con l’arresto dell’indiziato, in fase di convalida da parte dell’Autorità giudiziaria palermitana.
L’odierna operazione testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza di Palermo a tutela della legalità, nella più ampia prospettiva di contrastare le condotte criminali ai danni dei cittadini, specie quelli appartenenti alle fasce di popolazione più deboli ed esposte a rischio, a salvaguardia della legalità del sistema imprenditoriale.