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13/03/2021 09:00:00

Marsala, quando il lessico famigliare e politico sono in simbiosi...

"Lessico famigliare" e "lessico politico". Il primo è il titolo di un romanzo autobiografico di Natalia nata Levi, sposata Ginzburg. Vincitore del premio Strega, narra la storia della famiglia Levi di origine ebraica durante il ventennio fascista e i primi anni cinquanta. Il fulcro del racconto è la comunicazione tra i protagonisti, che vivono attraverso i loro gesti e parole.

Per quanto riguarda il politico allora per più di un ventennio la scena fu occupata da "Dio, Patria e Famiglia ", che poi nel caso del duce furono appunto solo parole di uno slogan, che tutt'oggi fa breccia. Mussolini morì con la sua amante, la moglie Rachele fu inviata al confino ad Ischia, la qual decisione le salvò la vita, unitamente ai figli Romano e Anna Maria. Il maschio è il papà della ex parlamentare Alessandra, e il lessico a identico a quello del nonno, forse addirittura superiore. Nobile è stato quello utilizzato da Aldo Moro che nell'ultima lettera alla moglie Noretta prima dell'esecuzione delle Br scrive:<< [...] voglio parlare di voi, che vi amo e vi amerò sempre, della gratitudine che ti devo, della gioia indicibile che mi avete dato nella vita [...]il ricordo di tutto e di tutti, un amore grande, grande [...]>>.

Nella seconda repubblica noto la comunicazione tra il Caimano e l'ex moglie Veronica Lario, la quale in una circostanza pretese scuse pubbliche per frasi irrispettose proferite dall'allora marito nei confronti di alcune signore alla cerimonia di premiazione dei telegatti. Quello prettamente politico, i lilibeteni lo ricordano quando l'Adamo per Marsala 2020 affermò: "In questa strana campagna elettorale causa Covid-19, rompo gli indugi e faccio una ‘scelta di campo’. Scelgo il candidato Giacomo Dugo, la persona, l’uomo, il professionista. Torno a ribadire – dichiarò l'Adamo – che per me non è più tempo di scegliere un partito.

Bisogna credere nelle persone, nei progetti. L’unico che sta dimostrando di aver un progetto serio, capacità e competenza è il Prof. Dugo” continuò “da una parte abbiamo un sindaco Di Girolamo, che ancora non riesce a dare delle risposte ai cittadini, sempre le stesse tra l’altro. La Adamo non le mandó a dire neanche a Grillo: “Sento i cittadini lamentarsi della vecchia politica, quella delle facili promesse e della spartizione delle poltrone. Esattamente questa è la strategia messa in campo dal candidato Grillo". "Non è più il tempo di scegliere un partito, ma l'uomo un progetto". Dal 1993 ne ha cambiati alcuni di partiti. Dapprima indipendente ma assessore in una giunta di centrosinistra, poi Fi, Udc e infine sindaco di Marsala in una coalizione con Pd. Insomma alleata d'entrambi, candidati sindaco.

A Di Girolamo nella sua sindacatura la comunicazione è mancata parecchio e probabilmente è stato il difetto principale. Grillo li detiene ambedue, ecumenico il politico, quello famigliare è di grande rilevanza se la presenza della moglie Mariella è costante nella sua vita, con la quale condivide il pensiero spirituale di Chiara Lubic, fondatrice del movimento dei focolari. Nell'ultimo consiglio comunale a "Sala delle lapidi" abbiamo assistito una comunicazione famigliare - i due sono rispettivamente suocero e genero - e politica tra Flavio Coppola e Vito Milazzo molto accesso con accuse reciproche se chiudere o meno Marsala Schola.

Interviene la Milazzo che invita il Coppola a ritirare l'atto d'indirizzo che trova privo di logica e aggiunge non concordato con la maggioranza. Il lessico diventa pungente quando Gerardi rivolgendosi alla E. Milazzo afferma che sono "maggioranza quando conviene a loro" rammentando la vicenda dell'istituto commerciale e che nella scorsa legislatura-ops consiliatura- votò favorevolmente e convintamente per la chiusura dell'ente, il provvedimento non viene discusso non raggiungendo la maggioranza per il prelievo, 11SI e 11NO. Poi il lessico è da prima repubblica, lo sono anche i due maggiori contendenti, Sturiano e Coppola, che il linguaggio lo sia lo conferma la Genna quando si auspica che l'istituzione Schola non diventi luogo per posti di sottogoverno. Quando lessico famigliare e politico sono in simbiosi.

Vittorio Alfieri