“Bei posti. Ma tutto qui?”. E’ in sintesi l’impressione che si ha dopo le prime puntate della serie Tv “Màkari”, in onda su Rai Uno, e interamente girata in provincia di Trapani.
A parte le incantevoli location, la canzone di Ignazio Boschetto e il Volo, l’orgoglio per la presenza di molti volti della provincia di Trapani, la fiction Rai sembra avere poco per aspirare ad essere l’erede di Montalbano. Peccato, verrebbe da dire, perchè i romanzi di Gaetano Savatteri, da cui sono tratte le storie di “Makari”, magari meritavano di più.
Eppure le prime due puntate sono state un successo in termini di ascolti, tra i 6 e i 7 milioni di spettatori a puntata. Makari divide, e piaccia o no, in tv contano i numeri, gli ascolti. E allora sono soddisfatti alla Palomar, la casa di produzione della fiction.
Come sono soddisfatti, ad esempio, a San Vito lo Capo, comune in cui ricade la località da cui prende il nome la serie Tv.
"Per il nostro territorio si tratta di un fatto storico importante - dichiara Giuseppe Peraino - e mi auguro che 'Makari' possa rappresentare per noi ciò che 'Montalbano' (personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri e protagonista della fortunata fiction girata nel Ragusano, ndr) è stato per la Sicilia orientale: un volano di lancio per un territorio meraviglioso, ricco di bellezze naturali, storia, cultura e ospitalita'".
San Vito Lo Capo rappresenta il 45% delle presenze turistiche della provincia di Trapani "e ci auguriamo che questa nuova fiction - conclude Peraino - possa essere un ulteriore elemento di promozione di questo meraviglioso territorio perche' rappresenta la bellezza della nostra terra di Sicilia".
E in effetti le incantevoli location della serie potrebbero essere uno spot eccezionale, in prima serata, per il territorio. La riserva dello Zingaro, Scopello, Monte Cofano, Trapani, Marsala, Castellammare, le saline, Segesta. Tutte le bellezze della provincia di Trapani che fanno da cornice alle avventure di Saverio Lamanna, il protagonista della fiction rappresentato da Claudio Gioè.
Ma le location possono non bastare. Lamanna, ex giornalista e scrittore licenziato, torna nella sua Sicilia dove suo malgrado si veste nei panni di detective. E qui capiamo che dovrebbe trattarsi di un giallo. Ma alcune forzature nella sceneggiatura rendono tutto molto confuso, e ammiccante nei confronti di un pubblico che, forse, gli sceneggiatori pensavano fosse lo stesso delle soap opera da primo pomeriggio. Il velocissimo intrallazzo sentimentale di Lamanna, è una forzatura ad un giallo che può fare a meno della tresca già alla prima puntata. Ecco, il sentimentalismo prende il sopravvento su quello che, appunto, dovrebbe essere un giallo. E prendono il sopravvento anche molti stereotipi siciliani, che hanno fatto storcere il naso agli osservatori più attenti che non ricordano queste forzature in Montalbano, se proprio bisogna fare il paragone con la serie di successo tratta dai romanzi di Camilleri.
Ironia sui social per alcune “distrazioni”. Come le scene girate a Trapani, ma che in fiction venivano rappresentate come a Palermo. Embè? Se le esigenze di set e narrative dovessero essere fedelmente geolocalizzate la Palomar non sarebbe arrivata a fine produzione.
Un gran colpo per la fiction è stata sicuramente la colonna sonora, più per gli interpreti che per la musica in sè. “Makari”, la canzone della fiction, è scritta da Ignazio Boschetto de Il Volo, e cantata dallo stesso trio che in pochi anni ha conquistato il palcoscenico internazionale portando all’estero la tradizione canora italiana. E di questa terra è proprio l’autore del testo, Ignazio Boschetto, da Marsala, ha riassunto in poche semplici parole l’amore per una terra meravigliosa che fa da sfondo dalla fiction.
Nella terza puntata di Makari che va in onda oggi lunedì 22 marzo su Rai 1, Lamanna rischia di perdere la bella Suleima, non per colpa di un uomo, ma per questioni di lavoro. Infatti, la ragazza ha un colloquio a Milano e questo potrebbe allontanarla per sempre da Saverio.