Sacchetti abbandonati in centro. Micro discariche in periferia. Cumuli di spazzatura nei quartieri popolari. Marsala non sta vivendo un bel momento sul fronte dei rifiuti. La città è piena di micro discariche e rifiuti abbandonati senza distinzione tra centro città e periferia.
Ci sono i piccoli gesti di inciviltà, quelli dei cittadini che gettano i sacchetti della spazzatura negli angoli delle strade, sotto gli alberi, in qualche radura di periferia.
Qui ad esempio alcune immagini riprese dalle telecamere piazzate in giro per la città in cui vengono riprese alcune persone gettare rifiuti di ogni tipo, e c’è chi cerca di distruggere la telecamera
In queste settimane tra l’altro sono state effettuate due importanti operazioni anti-inquinamento da parte della polizia municipale di Marsala. Una discarica, con forte impatto ambientale, è stata scoperta nei pressi dell’area artigianale. Un’altra in contrada Pastorella.
L’impressione, però, è che il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sia in aumento in città. Davanti a quella che potrebbe diventare un’emergenza l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Grillo, con Michele Milazzo assessore ai rifiuti, sembra arrancare, e alcune decisioni potrebbero peggiorare il problema, anzichè arginarlo.
Tra tutti un accantonamento della centralità del porta a porta, con l’accostamento delle isole ecologiche nei quartieri popolari. In più l’amministrazione comunale ed Energetikambiente hanno deciso di consentire il conferimento dell’indifferenziato nelle isole ecologiche.
Un punto che rischia di far scendere la percentuale di rifiuti differenziati conferiti in città.
Nel frattempo le micro discariche nascono come funghi, e sono spesso i giovani volontari del territorio ad adoperarsi per ripulire tutto. Nelle scorse settimane l’assessore Milazzo si era fatto immortalare con loro e aveva detto che il Comune avrebbe coinvolto anche i volontari per tenere pulita la città.
“Si sta tornando indietro, creando anche problemi seri nella gestione dei rifiuti. Avevamo una differenziata al 35%, l’abbiamo lasciata al 70%” dice Agostino Licari, ex assessore ai rifiuti a Marsala. “L’approccio è sbagliato, quest’idea di bloccare tutto quello che ha fatto la vecchia amministrazione sta facendo del male alla città”.
Per Licari la soluzione è nel piano rifiuti adottato dalla sua amministrazione. “Il nuovo piano poteva dare i frutti sperati. Un piano informatizzato che permetteva di stabilire con certezza non solo gli evasori totali. Ci sono 1500 famiglie che non hanno mai ritirato i mastelli, e quindi vanno in giro a sporcare la città. Ci sono altre 5 mila famiglie che hanno ritirato i mastelli, ma non hanno mai registrato nessuno svuotamento. Il sindaco ha a disposizione nome e cognome degli evasori e di quelli che sporcano la città”.
La scelta di reintrodurre il conferimento dell’indifferenziato nelle isole ecologiche potrebbe far tornare indietro la città nella raccolta differenziata, e farla fare franca agli evasori e a chi inquina. “In più ci sono delle norme specifiche da rispettare per non rischiare l’inquinamento ambientale. La norma ci impone il riciclo. Questa amministrazione sta permettendo il contrario; portare ogni giorno l’indifferenziato nelle isole ecologiche stimola anche la produzione del secco residuo, in controtendenza a quello che chiede l’Europa”.
Nel frattempo Energetikambiente non se la passa bene. I problemi economici hanno indotto la Biancamano Spa, società che controlla Aimeri e Enegetikamebiente, a depositare la richiesta di amministrazione straordinaria delle tre aziende al Ministero per lo sviluppo economico. C’è tanta apprensione per la tenuta della società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti a Marsala, come a Trapani e in altre città.
“Seguiremo da vicino l’evolversi delle vicende societarie e fin da adesso stiamo ipotizzando soluzioni alternative nella malaugurata ipotesi che dovesse concretizzarsi una interruzione del servizio da parte di Energetikambiente” ha detto nei giorni scorsi il sindaco Massimo Grillo.
Intanto nei giorni scorsi è stato approvato in consiglio comunale il regolamento che istituisce la figura della guardia ambientale. L’adozione del regolamento legittima il Comune di Marsala a utilizzare gli ispettori ambientali per la prevenzione e repressione degli illeciti ambientali.