Due ergastoli per l'omicidio del piccolo Leonardo, bimbo di venti mesi ammazzato nel maggio del 2019 a Novara. Condannati la madre Gaia Russo e il compagno dell'epoca della donna, Nicolas Musi.
La corte ha accolto la richiesta del pm Silvia Baglivo. Massacrato di botte, il fegato spappolato, diverse fratture, lesioni in ogni parte del corpo: Leonardo Russo era morto così, a soli 20 mesi, il corpicino martoriato da «una violenza inaudita, non degna di un essere umano», come l'aveva definita il procuratore di Novara Marilinda Mineccia al termine degli accertamenti della polizia che hanno portato al fermo della madre e del compagno di lei. Gaia Russo, al tempo 22 anni appena, e Nicholas Musi, 23 anni, problemi di droga e precedenti penali alle spalle, erano stati accusati di omicidio volontario pluriaggravato.
La Questura di Novara dopo l'omicidio li aveva fermati nella notte a casa di un amico. «Non hanno avuto alcuna reazione», aveva dichiarato Valeria Dulbecco, dirigente della Squadra Mobile.