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28/03/2021 06:00:00

 Coronavirus. La Sicilia prima per vaccinazioni, nonostante la disorganizzazione. Arrivano nuove dosi
 

Nonostante tutto. Nonostante le code interminabili agli hub vaccinali, la disorganizzazione, la carenza di personale, la Sicilia spicca per vaccinazioni.

La Sicilia è, infatti, la prima regione d’Italia per percentuale di dosi di vaccino anti Covid inoculate: l’86%, di fronte a una media nazionale dell’82,2%. Ne sono state somministrate 723.242 delle 840.535 ricevute.


E’ quanto emerge dal Report vaccini anti Covid pubblicato dal sito del governo nazionale,
aggiornato a ieri mattina. Un dato che arriva nel giorno in cui nell’Isola arriva il commissario nazionale per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. “La Sicilia è nel pieno target della campagna vaccinale”, ha detto Figliulo.
Soddisfatto il governatore Nello Musumeci, mentre arriveranno nei prossimi giorni ulteriori dosi. I dati dicono, nel frattempo, che il Covid è in avanzata stabile in Sicilia. Anche ieri si sono registrati quasi 900 nuovi casi, ma sono aumentati i ricoveri.

Figliuolo in Sicilia
La giornata siciliana di Figliuolo ha preso il via, ieri mattina, da Messina. Il generale, dopo un incontro in prefettura, ha visitato l’hub vaccinale della città dello Stretto – realizzato all’interno della Fiera campionaria – dove è stato accolto dal capo della protezione civile regionale, Salvatore Cocina, dal commissario per l’emergenza Coronavirus nel territorio della Asp di Messina, Alberto Firenze, e dal direttore dell’azienda sanitaria, Dino Alagna.
“La Sicilia sta facendo 20 mila vaccinazioni al giorno e siamo nel pieno target della campagna vaccinale – ha detto Figliuolo -. E’ chiaro che dobbiamo raddoppiare e arrivare intorno alle 50 mila dosi”.
“La prossima settimana arriveranno oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500 mila dosi Moderna e oltre un milione e 300 mila AstraZeneca, e questo è il preludio ad aprile per avere nel mese un massiccio afflusso di dosi che consenta di utilizzare appieno gli hub che stiamo andando a costruire. Non esiste alcuna disparità tra le regioni”, ha aggiunto.
“Oggi abbiamo sul piatto 11 milioni di dosi – ha detto ancora il generale – ovviamente si stanno somministrando e di questo sono contento, abbiamo superato ottime percentuali, l’altro ieri 245 mila. Sono dati da consolidare, ieri 237 mila, ma probabilmente supereremo le 240 mila. Quindi siamo allineati al piano”.
Il generale rilancia: “Raddoppiare le vaccinazioni in Sicilia per arrivare intorno a 50 mila dosi al giorno con nuovi hub e nuovi punti di vaccinazione, attuando una strategia che prevede la capillarizzazione per andare a trovare e vaccinare anche nelle zone più impervie, oltre ai grandi hub nelle città come Messina”.
“Con le autorità sanitarie locali, il prefetto e il sindaco – ha aggiunto – abbiamo condiviso la possibilità di ampliare l’offerta, perché questo posto è stato un grandissimo sforzo, ma 52 postazioni vaccinali in un’area così congestionata potrebbero portare in futuro, quando si aprirà la stagione turistica, dei problemi di posto”.

 


 

Vaccini in arrivo in Sicilia
In Sicilia, nelle prossime ore, è prevista una buona fornitura di vaccini. Lunedì dovrebbero essere consegnate 75mila dosi di Pfizer e tra il 29 marzo e il 3 aprile se ne attendono ben 100 mila di AstraZeneca, a queste si aggiungono circa 25 mila dosi di Moderna.

I dati siciliani
Stabile il trend dei contagi da Coronavirus in Sicilia. Il bollettino del 27 marzo fa registrare 890 nuovi casi positivi.
Il tasso di positività (cioè i tamponi positivi sul totale dei test effettuati) è al 3,1%.
Si sono registrati 23 decessi, mentre sono 858 i guariti in un giorno. In aumento i ricoveri in terapia intensiva (+6) e in regime ordinario (+14). Diminuiscono lievemente le persone in isolamento domiciliare (-11).
La suddivisione territoriale dei nuovi casi vede la provincia di Palermo sempre prima con 286 nuovi contagi, Catania 121, Messina 83, Siracusa 98, Trapani 20, Ragusa 109, Caltanissetta 78, Agrigento 70 ed Enna 25.

 


Anci: Aumentare i centri di vaccinazione
L’ANCI Sicilia invita le massime autorità nazionale regionale e ad adoperarsi perché si possano moltiplicare i centri per la vaccinazione in Sicilia e perché si evitino le lunghissime code registrate, in questi ultimi giorni, nei pochi hub vaccinali dell’Isola.
“Gli Enti locali siciliani ribadiscono, ulteriormente, la propria disponibilità a mettere a disposizione siti idonei a permettere, in maniera più agevole ed efficiente, le vaccinazioni anti COVID in Sicilia”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia

“Come città metropolitane siamo disponibili – continua il presidente Orlando - a rendere immediatamente fruibili, come nel caso di Palermo, i nostri palazzetti dello Sport che potrebbero essere utilizzati per l’inoculazione di vaccini che non necessitano di particolare attenzione nei metodi di conservazione. L’utilizzo di questi spazi, muniti di impianti di riscaldamento e relativi ampi parcheggi, semplificherebbero le operazioni, evitando insopportabili e mortificanti code che spesso scoraggiano i tanti cittadini, costretti ad affrontare lunghi viaggi per spostarsi dai propri comuni di residenza e scongiurerebbero assembramenti che possono trasformarsi in pericolosi focolai di contagio”.
“Non è accettabile che in un solo luogo fisico, come la Fiera del Mediterraneo, sia stato effettuato il 10 per cento delle vaccinazioni totali. Per implementare le vaccinazioni – conclude Orlando - occorre prevedere un numero significativo di centri vaccinali distribuiti nel territorio in maniera omogenea ed evitare che disagi e lunghe attese scoraggino i cittadini.
Evitiamo di trasformare un importante impegno a vantaggio della salute di tutti in un’occasione mancata”.

I dati italiani
Sono 23.839 i positivi al test del coronavirus in Italia ieri, 27 marzo, per un totale di 3.512.453. Numeri stabili.
Secondo i dati del ministero della Salute, sono invece 380 le vittime in un giorno (457 venerdì), per un totale dall'inizio della pandemia di 107.636. Effettuati, sempre in 24 ore, 357.154 i tamponi molecolari e antigenici.
Il tasso di positività scende al 6,6%, in leggero calo rispetto a venerdì quanto era al 6,8%.
Sono 3.635 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 7 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono 264 (ieri erano stati 288). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.621 persone, in aumento di 149 unità rispetto a venerdì.