Diòscuri ovvero Càstore e Pollùce , sono due personaggi della mitologia greca, etrusca e romana. Conosciuti soprattutto come i "figli di Zeus", avevano entrambi una propria specificità: Castore era domatore di cavalli mentre Polluce si distingueva ottimamente nel pugilato.
Erano anche considerati come protettori dei naviganti durante le tempeste marine .Come Argonauti, compirono il viaggio verso la Colchide nella ricerca del Vello d'oro oggetto che si pensava curasse ogni ferita. Gli episodi della loro morte sono raccontati in diverse versioni.Anche dopo l'avvento del cristianesimo, nei riguardi dei Diòscuri continuò una forma di venerazione popolare che assorbì la loro iconografia con quella della nuova religione e venivano raffigurati accanto ai Dodici Apostoli, la Resurrezione di Lazzaro o con San Pietro.Nel V secolo esisteva un "culto di Castore" che la gente non voleva abbandonare e in seguito la chiesa assunse un atteggiamento ambivalente, rifiutando l'immortalità dei Diòscuri ma cercando di sostituirli con coppie cristiane equivalenti per arrivare a mettere Pietro e Paolo come patroni dei viaggi -Castore e Polluce si ripete lo erano dei marinai - e i santi Cosma e Damiano come beati medici. Ci si è soffermati sulla valenza religiosa dei personaggi per la comparazione che si andrà a fare ,soprattutto per uno. Nel panorama politico lilibetano chi sono i Diòscuri ??? Castore è indubbiamente il sindaco M. Grillo, Polluce il presidente del consiglio comunale E. Sturiano . Alle scorse amministrative sono andati alla conquista del vello d'oro, quartiere spagnolo di via Garibaldi. Sturiano/Polluce ha messo ko la sinistra lilibetana nella già nella scorsa consiliatura, per i colpi ricevuti che li ha stramazzati anche ad ottobre 2020,chiedere all'ex sindaco a L.Licari ,L.Alagna e al PD e sempre l'anno scorso ai pretendenti alla presidenza, I. Gerardi e P.Ferrantelli. Il primo molto risentito, il secondo da navigatore della politica ha accettato il responso. M. Grillo/Castore venerato dal suo movimento Liberi , ha domato fino ad ora con prebenda i cavalli della coalizione, anche se qualcuno si è imbizzarrito. Castore morì per mano di Ida, non si sa chi possa essere, all'orizzonte non se ne vedono a Marsala. Il fratello dello stesso, Linceo, ucciso da Castore si potrebbe ravvisare in S. Ombra indicato come esperto del turismo e promozione del territorio e sparito dalla nave Argo. Non si erra,forse, nella metafora che siano loro i Diòscuri.
Vittorio Alfieri