Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/03/2021 07:04:00

Una coppia di Marsala denuncia: "Danni al cervello di nostro figlio durante il parto"

Un altro presunto caso di “malasanità” è all’esame della Procura della repubblica di Palermo e riguarda una coppia marsalese che vive ad Alcamo.

Il caso è relativo ad un bambino di poco più di due anni d’età che ancora non riesce a parlare. E questo, secondo la denuncia presentata dai genitori ai carabinieri, a causa dei danni cerebrali subiti al momento della nascita, avvenuta nel febbraio 2019 all’ospedale “Cervello” di Palermo.

Estratto, infatti, con il forcipe, durante il parto cesareo, forse per l’eccessiva pressione fatta dal medico sulla testa, il piccolo ebbe una emorragia di primo grado e “distress” respiratorio, oltre che un ematoma allo zigomo sinistro.

E per questo, dopo la nascita, il bambino è stato per oltre 15 giorni in terapia intensiva. I genitori sono assistiti dall’avvocato marsalese Tommaso Massimo Maggio. Intanto,tra poco più di un mese, il bambino sarà sottoposto ad una risonanza magnetica al capo per verificare gli ultimi eventuali sviluppi dell’emorragia cerebrale. “Ad oggi – spiega l’avvocato Maggio - la procura di Palermo non ha disposto accertamenti medici sul bambino”. Le lesioni al capo del piccolo, hanno affermato i genitori nella loro denuncia, “sono state provocate dall’uso improprio del forcipe che, come è noto, è uno strumento che può essere utilizzato come aiuto per facilitare il parto. Quando il forcipe è usato correttamente e le norme standard di sicurezza vengono seguite, il bambino generalmente nasce velocemente. Però, se tale strumento viene invece usato in modo improprio, come nella fattispecie, i danni possono essere gravi e permanenti”.