Individuare e punire gli autori di rapine non autorizzate; restituire ai proprietari un’auto rubata; autorizzare l’apertura di nuovi negozi o ristoranti. Così la mafia a Palermo, ma non soltanto, esercita il proprio controllo del territorio.
Nel corso dell' inchiesta antimafia che all'alba di oggi ha portato a diversi arresti (ne parliamo qui) sono emersi diversi episodi che riguardano il ricorso da parte di commercianti e imprenditori per ottenere autorizzazioni all’apertura di attività commerciali o per la risoluzioni di controversie.
La spedizione punitiva
Le indagini hanno permesso di delineare, un episodio particolarmente cruento. Il titolare di un negozio di detersivi, a seguito di due rapine subite in 5 giorni, si era rivolto a cosa nostra per identificare i responsabili delle rapine e recuperare i soldi che gli erano stati rubati.
L’imprenditore, in particolare, si era rivolto a Giovanni Caruso al quale aveva anche consegnato le riprese video della rapina. I responsabili erano stati rintracciati, sequestrati in un garage, mentre l’ideatore delle rapine, che veniva pestato a sangue alla presenza di Giuseppe Calvaruso.
Le imprese occulte riconducibili a Giuseppe Calvaruso
Ma alla base della fortuna economica di Giuseppe Calvaruso, secondo gli investigatori, c’è la sua capacità, come storico uomo d’onore della famiglia mafiosa di Pagliarelli, ci mantenere relazioni con gli esponenti di altri mandamenti, nonché la partecipazione agli affari sporchi di cosa nostra. Una posizione che gli ha consentito, nel corso degli anni, di acquisire una ampia rete di conoscenze spendibili nei più disparati settori economici, ma anche di accumulare grossi capitali illegali, da reinvestire, poi, in società operanti nel settore edile e della ristorazione.
Il nuovo boss aveva manifestato interessi verso un flusso di capitali provenienti da investitori esteri. In particolare Calvaruso tentava di tessere rapporti economici con un imprenditore di Singapore, interessato a investire grossi capitali nel settore edile e turistico-alberghiero in Sicilia.