E' una specie molto pericolosa. E la sua presenza va segnalata alle autorità.
Un esemplare di Caravella portoghese (Physalia physalis) è stata trovata ieri sulla spiaggia di Capo Peloro, nello Stretto di Messina, dai biologi della società di ricerca Necton. "La specie è particolarmente pericolosa", spiegano i ricercatori, che invitano chi si imbatte in individui di tale specie a contattare il personale della Necton al 3391249021.
La specie non è comune nel Mediterraneo e il contatto con la pelle risulta molto urticante. In acqua si muove sulla superficie, dunque è visibile, ma i suoi tentacoli filamentosi sono particolarmente lunghi e possono raggiungere i bagnanti a anche a una certa distanza.
Si muove sospinta dal vento e può procedere alla velocità media di 20 metri al minuto. Nei suoi tentacoli sono presenti più di 10 tipi di veleni diversi, ognuno caratterizzato da un colore.
La tossina isolata si chiama ipnotossina (o fisalitossina), ha proprietà ipnotiche e provoca la cosiddetta “sindrome fisalica”. In seguito ad una puntura il dolore è lancinante e può causare una grave perdita di coscienza. Sulla zona colpita si forma un eritema che poi si ricopre di bolle, mentre su tutto il corpo si formano successivamente pompfi e può anche provocare un arresto cardiaco.
Nei casi più lievi, le lesioni lasciano cicatrici e sintomi che possono durare mesi mentre ansia e vomito di solito passano dopo 2-3 giorni.
Se si ha la sfortuna di imbattersi accidentalmente in una Caravella Portoghese, occorre evitare il bendaggio perché incrementa la quantità di veleno iniettata. È bene evitare anche il lavaggio con soluzioni alcoliche e con Vineger (soluzione 3 – 10 % di acido acetico acquoso) messo in vendita per alleviare il dolore da punture da meduse del genere Chironex, poiché provoca l’effetto opposto.
In ogni caso, evitate di toccarla e segnalatene la presenza alle autorità locali.