“La riserva dello Stagnone di Marsala diventi un ecomuseo per potenziarne l’attrattività e per valorizzarne l’inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale.
Ho lanciato questa iniziativa parlandone con il commissario del Libero Consorzio di Trapani Raimondo Cerami che entro metà maggio convocherà una riunione operativa nella sede dell’ex provincia coinvolgendo diversi attori, dalle amministrazioni comunali alle associazioni ambientalistiche e sportive. Abbiamo l’opportunità di utilizzare una norma regionale, la legge 16 del 2014, per istituire l’ecomuseo in questo prezioso angolo del territorio di Marsala, dove insiste la laguna insieme ai mulini e alle vasche di coltivazione del sale, da cui si ammira un tramonto unico al mondo per i riflessi spettacolari dei raggi solari che infiammano la stessa laguna e le vasche, mentre le vele del Kitesurfing sembrano stelle che accendono di mille colori il cielo dello Stagnone. In questo mare solcato dai Fenici e dai Greci si affacciano le isole minori di Mothia e Schola, il cui prestigio in sè dovrebbe far pensare a “ribattezzare” l’area in Laguna dei Fenici.
Assieme alla riserva dello Stagnone, con il commissario del Libero Consorzio Cerami e con il dirigente Fiorentino si è immaginato di costruire un percorso con le altre riserve del territorio trapanese che potrebbero essere interessate a questo upgrade. L’istituzione degli ecomusei aprirebbe la strada all’utilizzo diretto dei fondi europei e del Recovery plan per valorizzare queste bellezze naturalistiche e gli stessi paesaggi. Con l’assessore Oreste Alagna del Comune di Marsala stiamo pensando, ad esempio, alle opportunità turistiche, didattiche e di turismo scolastico che potrebbero svilupparsi, ed a quelle legate al Kitesurfing che richiama già una moltitudine di appassionati nell’area dello Stagnone di Marsala.
Non per caso sabato scorso abbiamo fatto visitare l’area dove insistono le scuole di Kite all’assessore regionale al Turismo Manlio Messina. Sono certa che dalla nuova definizione di ecomusei, per le aree trapanesi che verranno individuate, si possano creare opportunità economiche e di sviluppo finora compresse. Abbiamo l’opportunità di aprire al mondo il nostro straordinario territorio che regala suggestioni ed emozioni uniche e parla, al contempo, della straordinaria storia di cui solo la Sicilia può vantarsi”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.