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02/05/2021 08:04:00

La violenza di gruppo a Campobello. Parla il padre della vittima: "Voi non sapete"

 Dopo uno dei giovani accusati dello stupro, parla anche il padre della ragazza di 18 anni violentata da un gruppo di amici in una casa di Tre Fontane, a Campobello di Mazara.

L'uomo, come ha ricostruito Tp24, quando sua figlia aveva denunciato lo stupro ai Carabinieri, si era poi presentato in caserma con gli stessi accusati, dicendo che sua figlia era ubriaca e che quelli erano "bravi ragazzi". Poi è ritornato sui suoi passi, come sottolinea anche la Procura di Trapani. E forse è anche per questo che sente di intervenire sui social (mettendo così a rischio la riservatezza della vicenda, e soprattutto la serenità di sua figlia): “Ancora oggi, con sdegno, devo dire che questa versione dei fatti non la conoscevo e sono stato all’oscuro di tutto perché proprio mia figlia non sempre si è aperta completamente, forse per paura che, purtroppo pur non condividendola, devo, mio malgrado, accettare”, scrive l’uomo. Poi aggiunge: “Voi non sapete quanto per me è sacrificante scoprire tutto. Dopo il processo pubblico, cioè quello del vostro giudizio, mi attende anche quello all’interno delle istituzioni. Tutto ciò vi sembra una cosa facile?”.

Ma com'è che si presentato dai Carabinieri con i giovani, addirittura difendendoli?  “Mi hanno raccontato – spiega – la loro versione dei fatti, cioè che non avevano fatto nulla di male a mia figlia, e io ci ho creduto e così mi sono fatto accompagnare dai carabinieri. Ecco perché quelle prime dichiarazioni. Poi, una volta a casa, mia figlia ha avuto modo di raccontarmi quanto successo e ho avuto modo di conoscere bene tutta la storia e così sono andato di nuovo dai carabinieri e ho messo a verbale che mia figlia aveva fatto bene a denunciare. Tutta la famiglia è al suo fianco”, ha ribadito l’uomo all’ANSA.