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10/05/2021 11:25:00

"Le strane vicende della FuniErice"

 Egregio direttore di Tp24,

scrivo la presente perché ritengo la stampa, perlomeno quella vera, seria, un importante organo d’informazione, che spesso, più di ogni altro mezzo, riesce a porre dei quesiti e svelare qualche verità, abilmente o maldestramente, celata.

Ebbene, da giorni si vocifera nei locali comunali di Erice di qualche strana vicenda che interessa la FuniErice, forse da troppo tempo bersaglio di una classe politica inadeguata e profondamente lontana da quei valori e principi che dovrebbero dirigere i lavori degli amministratori pubblici.

Rassicuro tutti, si tratta in questo momento di voci, ma che se confermate, ci condurrebbero, inevitabilmente, ad una riflessione profonda sull’agire di questa amministrazione targata Toscano.
Chiedo a voi, così come al sindaco, di approfondire quanto di seguito dirò.

Nel mese di marzo, per una scelta squisitamente politica, questa amministrazione decideva di mettere mani allo Statuto della FuniErice, al fine di delegittimare la figura del direttore generale e del CDA, con una conseguente rivoluzione dei dirigenti della partecipata, che hanno la sola colpa di aver portato utili alla società, facendola risalire dal baratro in cui era sprofondata.

Orbene, la maggioranza consiliare (formata a ben vedere anche dall’attuale presidente del consiglio, dott. Nacci), rifiutandosi di ascoltare ogni considerazione proposta dall’opposizione e in particolare dalla sottoscritta, su alcune presunte irregolarità giuridiche della proposta, e forti dei pareri resi dagli Organi del Comune di Erice, primo tra tutti, dal segretario facente funzioni, tal Di Benedetto, provvedeva ad approvare le modifiche dello Statuto, quasi sbeffeggiando chi aveva posto dei seri dubbi sulla correttezza dello Statuto così formulato.

La sottoscritta in quella famosa seduta ha concluso i propri interventi dicendo “spero che di quanto deciso oggi, non ne dovrà rispondere un giorno la cittadinanza e il territorio di Erice, così come per il caso Università, ma ai posteri l’ardua sentenza…”

Ma come è andata quel giorno, purtroppo, tutti lo sanno…ciò che oggi mi chiedo e che si dovrebbero chiedere tutti i consiglieri comunali è : cosa è successo dopo? Di questo, ritengo, dovrebbe informarci il sindaco Toscano, ma vista la sua inerzia, lo farò io, sulla base di informazioni che circolano da tempo ma che nessuno, probabilmente, ha interesse ad approfondire, tranne la sottoscritta.

Mi chiedo, e vi chiedo, se corrisponde al vero la circostanza che l’attuale CDA della FuniErice ha richiesto e poi presentato un parere pro veritate CONTRARIO, elaborato da un legale, alla proposta di modifica di Statuto approvata dall’attuale maggioranza consiliare; mi chiedo, e vi chiedo, se, al contempo, esiste altro parere contrario presentato alla riferita modifica da parte del Collegio Sindacale della FuniErice (organo che garantisce il rispetto della legge nella partecipata); ma ancora, cosa più grave, mi chiedo, e ancora una volta vi chiedo, se risulta corrispondente a verità che il notaio si sia rifiutato di omologare la modifica dello Statuto così come proposto e approvato in consiglio comunale perché contrario a delle norme di legge.

In conseguenza della decisione del notaio, sembrerebbe, che il CDA della FuniErice abbia dato incarico ad un legale di fiducia per promuovere ricorso al tribunale al fine di verificare la legittimità delle modifiche testé richiamate.

A ciò si aggiunge, come a seguito di quanto riferito, sembrerebbe che due componenti del collegio sindacale si siano dimessi per ragioni personali…

E come se non bastasse, sembrerebbe che l’attuale direttore generale abbia notificato al Comune di Erice ricorso al TAR sulla delibera consiliare.

Orbene, mi auguro che tutte queste notizie siano infondate, perché se così non fosse, trovo gravissimo e preoccupante l’omertà che regge intorno il Comune di Erice e l’amministrazione, che su questi importanti fatti non mette al corrente il consiglio comunale e la cittadinanza che, inevitabilmente, per semplici lotte di potere politico, verrebbe colpita.

Ritengo, infine, che nella denegata ipotesi in cui questi episodi venissero confermati, l’amministrazione e i consiglieri comunali, autori di quella scellerata quanto inspiegabile decisione, devono risponderne amministrativamente e politicamente, senza più nascondersi dietro il muro del silenzio e della finzione che da secoli fanno male alla nostra bellissima terra!

Allo stesso modo ritengo che dovrebbero risponderne i responsabili dei settori che hanno avvallato quella proposta, dichiarandone la totale legittimità.
Di tutto questo chiederò le dovute spiegazioni, e approfondimenti, con lo spirito che da sempre mi ha animato nelle lotte consiliari, che mi impone di non nascondere la testa sotto la sabbia.

Erice lì, 8 maggio 2021

Dott.ssa Simona Mannina