Cambiano i Sindaci, ma a Marsala i problemi rimangono uguali. In molte parti della città da alcuni giorni manca l'acqua. Dal Comune tranquillizzano tutti, ma le proteste degli abitanti, soprattutto dalle parti di Via Salemi, Amabilina e Ciancio, aumentano. E adesso anche le scuole hanno grandi disagi, in un anno che per loro è già molto complicato.
“Dalla settima scorsa registriamo un approvvigionamento idrico a singhiozzo, con il disagio conseguente alla non regolare fornitura d’acqua. In particolare tre plessi, ossia quello centrale, Gabelli e San Michele Rifugio da diversi giorni si trovano con poca o addirittura senza acqua, al punto che, ad esempio venerdì scorso le sezioni di scuola dell’Infanzia del plesso Gabelli sono state licenziate alle 13 anziché alle 16, come da orario normale”. A segnalare il grave disservizio è la dirigente Nicoletta Drago che da giorni si adopera per telefonare e comunicare con gli uffici comunali preposti, tuttavia anche effettuare una semplice e doverosa segnalazione è diventato impossibile, visto che non risponde nessuno ai numeri telefonici indicati.
“Nella giornata odierna, inoltre – aggiunge la dirigente – attendevamo alle 7,30 l’arrivo dell’autobotte per rifornire la sede centrale e i plessi di S. Michele e Gabelli (S. Filippo), ma fino alle 9,30 non solo non era arrivata alcuna autobotte, ma non riuscivamo neppure a parlare con gli operatori del Comune. Tant’è che ho provveduto all’acquisto di una fornitura per la sede centrale con somme a carico della scuola. Successivamente, solo chiamando il comando dei Vigili Urbani, e grazie al loro intervento, è stato possibile mettersi in contatto con l’Ufficio preposto, che poi ha inviato un mezzo per rifornire i due plessi in questione”.
La scuola, in quanto istituzione pubblica eroga un servizio indispensabile, esattamente come quello idrico e che da questo non può prescindere. Pertanto si chiede maggiore collaborazione specie in tempo di pandemia.