Resta sotto sequestro, ormeggiato al porto nuovo di Mazara del Vallo, il peschereccio Aliseo, colpito dalle mitragliate di una motovedetta della guardia costiera libica il 6 maggio scorso.
Gli esami dei carabinieri del Ris di Messina verranno effettuati venerdì, e fino ad allora l'imbarcazione non potrà muoversi. Nei giorni scorsi il comandante Giuseppe Giacalone (che si trova in quarantena dopo la riunione in regione con l'assessore Toni Scilla positivo al Covid) aveva minacciato di incatenarsi davanti alla guardia costiera se non gli fosse stato restituito il peschereccio.
L'Aliseo, infatti, doveva salpare verso malta per traniare le gabbie di allevamento di tonni, come pattuito nei mesi scorsi dall'armatore.
“Quest’uomo e questa famiglia non può essere lasciata sola, tornare in mare è questione di sostentamento e di dignità del lavoro.
Per questo Italia Viva- afferma il presidente dei senatori Davide Faraone- chiede alle autorità competenti che il peschereccio venga immediatamente dissequestrato, la necessità di tornare in mare a pescare , nonostante la paura, è dettata dall’unica volontà di sfamare la propria famiglia e quella dei marittimi a bordo. Per questo, al contempo, IV presenterà un emendamento al DL Sostegni per garantire le risorse perse per le mancate giornate di pesca. La paura della navigazione-conclude Faraone- e adesso anche il mezzo sequestrato contribuisco a creare ulteriori difficoltà a una famiglia già segnata dagli eventi, non possiamo lasciarli soli”.