Sono riparate e sottoposte a manutenzione a Riposto, nel catanese, le motovedette donate dall’Italia alla guardia costiera libica, con lo scopo di fronteggiare l'immigrazione irregolare, ma usate come più volte accaduto per sparare raffiche di mitra ai pescherecci siciliani.
Il motopeschereccio Aliseo della flotta di Mazara è stato mitragliato dai militari libici proprio da una delle prime motovedette che erano della Guardia di Finanza e donate nel 2018 alla Libia.
Nel porto siciliano viene fatta la manutenzione delle motovedette, e i libici sono soliti fare ispezioni a bordo per la verifica dell'avanzamento dei lavori. A seguito dell’attacco armato del 6 maggio in acque internazionali il comandante dell'Aliseo, Giuseppe Giacalone, è rimasto ferito e il suo peschereccio ha subito oltre 100mila euro di danni: "Ecco il regalo che ci fa l'Italia" ha commentato, appresa la notizia del cantiere catanese al lavoro in questi giorni. "Mi sono accorto di queste motovedette con la scritta in arabo e ho scoperto che erano le motovedette donate dall'Italia alla Libia – racconta a Repubblica il primo cittadino di Riposto, Enzo Carigliano -. Mi chiedo perché queste motovedette attaccano anche i nostri pescatori? Ma questa è una domanda che va posta in altre sedi, io sono soltanto un sindaco". Un ricatto economico, per far cassa sul budget dell’Italia.