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18/06/2021 16:25:00

"Il problema dei rifiuti a Marsala e le spese pazze del sindaco"

 In estate ritorna puntuale il problema dei rifiuti, se così possiamo chiamarlo. Sì, perché definirlo un problema è un eufemismo. Infatti, rettifichiamo dicendo che il problema dei rifiuti non si verifica soltanto con l’arrivo della bella stagione, ma è un problema che si verifica ciclicamente: vuoi la disinformazione, vuoi la malagestione, i rifiuti non vanno via, sono lì, siamo invasi.
Le periferie sono lasciate a sé stesse: discariche a cielo aperto ovunque cada l’occhio. I campi, le “sciare” piene di plastica e sacchetti dell’immondizia, per non parlare degli incendi che ogni estate con l’arrivo del vento di scirocco si propagano liberando nell’aria sostanze tossiche e diossina.


La nuova amministrazione cosa fa? Gli appelli ai cittadini. Gli appelli sono utili, sì, ma quando l’intera popolazione facesse la differenziata nella maniera corretta. La maggior parte della popolazione non fa la differenziata, o non la fa nella maniera corretta, quindi, non ci vogliono gli appelli, ma l’informazione. Collaboriamo con le associazioni affinché possano attivarsi nella progettazione di campagne di sensibilizzazione della popolazione: il problema ambientale è mondiale, come una pandemia, ed ogni singolo cittadino potrebbe fare la propria parte con dei piccoli ma importanti gesti. Non sono necessarie né mascherine, né vaccini per vincere questa battaglia. L’informazione è la chiave.


Ma invece siamo costretti ad assistere alle spese pazze del primo cittadino che, pur di accontentare le amicizie fatte in campagna elettorale, spende 100.000€ per nomine a comando, consulenze esterne e governance, ovviamente pagati dalle tasse dei contribuenti. La nomina che ha destato stupore e molti malumori è stata quella del nuovo portavoce, Renato Polizzi, designato come addetto all’ufficio stampa per portare avanti la propaganda personale del nostro primo cittadino. Questo, ovviamente, non vuole essere un attacco personale a Renato Polizzi, ma siamo concordi con quanto detto nel comunicato rilasciato su  un ufficio stampa al comune esiste già, quindi, perché nominarne un altro? Perché non è il nostro sindaco a pagare il suo portavoce? Perché questo ulteriore peso sul bilancio pubblico?


“Poiché l’ufficio stampa del Comune comporta una spesa di circa 120 mila euro l’anno, tra stipendi e oneri riflessi, non si comprende questa ulteriore spesa per un “portavoce”, utile probabilmente alla propaganda personale del Sindaco e che però non trova alcuna giustificazione nel sottrarre dal bilancio 30 mila euro, nonché ulteriori 23 mila per organizzare uno staff di comunicazione. Specie e soprattutto in un periodo di vacche magre, in cui occorrerebbe impiegare i fondi e le risorse disponibili per sostenere i soggetti più deboli, le categorie più penalizzate dal virus, gli esercenti che si ritrovano ad abbassare le saracinesche, i cittadini che perdono il lavoro.”
Il Movimento Popolare Arcobaleno è totalmente d’accordo. Questi soldi non potevano essere spesi per la pulizia della nostra città, per la cura delle campagne delle periferie inondate dalla spazzatura e dalle erbacce? O per aiutare le famiglie in difficoltà? Noi non riusciamo a capire questa decisione, oppure la capiamo benissimo.

Sebastiano Grasso, presidente movimento Arcobaleno