Un anno e cinque mesi di reclusione. La condanna inflitta, dal tribunale di Trapani, all'ingegnere Martino Di Benedetto, di Castellammare, accusato di diffamazione e calunnia nei confronti dell'ex responsabile dell'Ufficio tecnico lavori pubblici della città del Golfo, Simone Cusumano.
La vicenda ruota attorno ad un finanziamento del Ministero dell'istruzione di circa 200 mila euro a favore del Comune di Castellammare per la ristrutturazione del plesso scolastico Francesco Crispi. Ad aggiudicarsi i lavori fu l'ingegnere Di Benedetto. Nel corso degli interventi, però, è stata necessaria la redazione di una perizia di variante e suppletiva per maggiori lavori di circa .15.000 euro.. Non appena ultimati i lavori Di Benedetto ha chiesto un compenso di circa 19.000 euro al lordo, a fronte di una aggiudicazione di . 8.000 euro circa con un maggiore importo di 11.000. Somme che Cusumano, però, non liquidava, chiedendo una parcella congrua al lavoro effettivamente svolto .
Di Benedetto anziche’ riformulare la sua richiesta di compensi, trasmetteva a Cusumano , una serie di note, portate a conoscenza peraltro, del sindaco e dei dirigenti del Comune, in cui accusava Cusumano di incompetenza presunzione, arroganza non rispettoso delle norme, tirando in ballo anche vicende legate alla sfera personale. Poi Di Benedetto ha trasmesso la documentazione alla Procura, accusando Cusumano di omissione di atti di ufficio per non avere ottemperato alla richiesta di pagamento avanzata dallo stesso ingegnere .
Di Benedetto, secondo quando emerso dalle indagini, ritardava di oltre un anno l’emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori, impedendo in questo modo all’impresa di incassare le somme dovute e facendo ricadere ogni responsabilita’ su Cusumano.
La Procura, però, ha archiviato il procedimento contro Cusumano, che nel frattempo ha querelato Di Bendetto che è stato così rinviato a giudizio.