Quasi 5.500 euro sono stati stanziati per il canile rifugio di Castelvetrano. Si tratta di un contributo disposto dal ministero dell’Interno e da quello dell’Economia e delle Finanze, previsto per gli enti locali in predissesto o in dissesto finanziario proprietari di rifugi per cani randagi.
Il 22 giugno scorso, la giunta del sindaco Alfano aveva approvato il progetto esecutivo di lavori di manutenzione straordinaria per la messa a norma del rifugio e qualche giorno fa è stato possibile ottenere il contributo, in modo da rendere la struttura conforme alle normative edilizie o sanitario-amministrative in base alla legge 138 dello scorso dicembre.
Lo stanziamento è pari all’1% del costo dei lavori di via Errante Vecchia, che ammontano a poco meno di 550 mila euro.
Lavori che serviranno anche ad aumentarne la capienza, in modo da ridurre le spese a cui da anni è costretto il comune per la custodia dei cani sequestrati a Liliana Signorello.
Recentemente, la presidente dell’associazione Laica è stata condannata in Appello per maltrattamento di animali, a seguito del blitz dei carabinieri del Nas di Palermo che, nel 2015, avevano accertato le condizioni igienico sanitarie proibitive in cui versavano i cani dei due rifugi privati da lei gestiti.
Il comune allora non si costituì parte civile. Anzi, tra i testimoni della difesa, figuravano proprio l’ex sindaco Errante e l’ex comandante dei vigili urbani Vincenzo Bucca.
Oggi arriva questo contributo. Ma il danno economico (non solo ai cani) è ancora a carico della collettività. Non sappiamo ancora di preciso, quanto il comune spenda adesso per gli animali sequestrati nel 2015, ma ci sono stati periodi in cui la cifra era dell'ordine di circa 100 mila euro all'anno.
Egidio Morici