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03/07/2021 09:50:00

Abuso d'ufficio: assolto in appello l'ex Sindaco di Gibellina Rosario Fontana 

L'ex Sindaco di Gibellina Rosario Fontana è stato assolto dalla Corte di Appello di Palermo dall'accusa di abuso d'ufficio, ribaltando così la sentenza di condanna in primo grado, inflitta tre anni fa dal Tribunale di Sciacca.

A dare notizia dell'assoluzione è lo stesso Fontana, che commenta: "La vicenda nasce a seguito di un esposto da parte di un consigliere comunale in seguito all’affidamento diretto alla Fondazione Orestiadi dell'incarico per la realizzazione di 4 mostre, di cui ben tre di livello internazionale (Una personale su Toti Scyaloia; una sul Gruppo Forma Uno a Gibellina; una sui grandi Fotografi come Jodice, Contino, Mulas ) per l’importo complessivo di €. 10.000,00 IVA inclusa. L'affidamento diretto alla Fondazione Orestiadi, come avvenuto da sempre, è stato correttamente formulato dall’allora Responsabile dell'Area Amministrativa ed era giustificato dalla particolarità culturale del servizio, dalle caratteristiche tecniche ed artistiche incomparabili e dalla circostanza che le mostre si sarebbero realizzate con opere d'arte di proprietà del Comune e della Fondazione Orestiadi, tutte circostanze che avrebbero consentito un notevole risparmio al Comune di Gibellina. Ed anche per la evidente e notoria circostanza che la Fondazione Orestiadi è ente strumentale e di servizio del Comune di Gibellina, ha operato e continua ad operare, attraverso le sue molteplici attività, promuovendo la nostra Città, il suo processo di rinascita sociale, culturale ed economica oltre al prestigio che la sua presenza determina per la nostra Città.
Gli importi previsti così bassi per la realizzazione dei diversi eventi di livello internazionale, che avrebbero attratto migliaia di turisti con un riverbero positivo per la nostra economia, erano dovuti alla circostanza che le opere erano già a Gibellina e che si utilizzavano le competenze tecniche, scientifiche ed artistiche oltre al personale della Fondazione Orestiadi".

"Per le considerazioni testé enunciate - continua Fontana -  ho trovato difficoltà a comprendere le ragioni che hanno determinato, anche se legittime, la costituzione di Parte Civile, sia nel processo di 1° che di 2° grado, del sindaco di Gibellina. Non vorrei che si fosse trattato di pura e semplice lotta politica per abbattere l’avversario".


Spiega l'ex Sindaco: "La Corte di Appello di Palermo, nel formulare l’assoluzione con formula piena per non avere commesso il fatto, ha ribaltato le motivazioni che avevano portato alla condanna di primo grado determinando la mia piena assoluzione".

"Sono stati 6 anni di umiliazioni che mi hanno messo ai margini della politica e delle istituzioni e che nessuna sentenza mi potrà mai ripagare, tuttavia devo ringraziare le tantissime persone che sin dall’inizio mi hanno manifestato la loro solidarietà e stima, gli amici e la mia famiglia che ho sentito sempre ed incondizionatamente vicina in tutti i momenti tristi e dolorosi che hanno accompagnato la mia vita in questi lunghi anni, mettendo a volte in discussione il profondo senso di rispetto che nutro nei confronti della Magistratura. Pertanto ritengo questa assoluzione la vittoria della giustizia su una ingiustizia patita derivata da una condanna di primo grado ingiusta ed incomprensibile.
Questa assoluzione rende anche giustizia a chi, insieme a me e fino all’ultimo giorno, si è speso per questa città, per renderla più libera, più accogliente, più bella, protagonista nel mondo della cultura e delle istituzioni. Mi sono speso, assieme alla giunta ed al consiglio comunale, per la mia Città, con abnegazione, passione e determinazione, ottenendo risultati importanti e sotto gli occhi di tutti ma anche per affermare principi importanti che sono: l’ascolto, la democrazia e la libertà di espressione; il funzionamento dei servizi, la scuola, l’assistenza agli anziani, i diversamente abili, la promozione della cultura, del settore produttivo, provvedendo nel contempo ad incrementare le infrastrutture.
In un contesto sociale e politico dove nessuno si assume responsabilità oppure le addossa ad altri, anche se fermamente convinto di avere operato nel rispetto assoluto della legge e nella trasparenza totale, se ho commesso qualche errore l'ho fatto in buona fede, per amore nei confronti della mia città e comunque senza nessun tipo di interesse personale. Sono stati anni difficili ma credo che l’amministrazione che ho avuto il privilegio di guidare abbia lasciato un segno indelebile di buona amministrazione nella società gibellinese e nelle istituzioni" conclude.