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09/07/2021 11:36:00

Discoteche e Covid, la Uilcom difende i lavoratori dello spettacolo

Anche al sindacato - UILCOM - dei lavoratori dello spettacolo non piacciono gli assembramenti causati da iniziative come quella che radunano migliaia di tifosi dell'Italia nelle varie piazze dell’Italia e, in particolare, basta guardare quella del Popolo a Roma.

"C'è il maxischermo per vedere le partite degli Europei 2020 e c'è pure il Dj che fa ballare e cantare prima e dopo il match - si legge in una nota del resposanbile territoriale della Uilcom, Franco Silvano -.  Con le vittorie degli azzurri che certo alimentano l'allegria e fanno dimenticare questioni come mascherine e distanza di sicurezza, questioni che peraltro nessuno si impegna evidentemente a far rispettare".

"Si rende necessario puntualizzare che la nostra non è affatto una polemica, ma la triste consapevolezza di dover denunciare e portare alla ribalta una condizione che, di certo, non è più sostenibile.- Pretendiamo, presto, una data certa affinché anche questo settore – rimasto l’unico a non lavorare – possa tornare alla normalità. Secondo Voi, è chiedere molto?".

"Si organizzano feste in piazza e non solo senza alcun rispetto delle regole mentre l'intero settore delle discoteche attende risposte dal governo che tardano ad arrivare. Semmai necessitasse vorremmo ricordare, a tutti, che dietro questo settore rimasto “fanalino di coda”, del mondo del lavoro, che il comparto delle discoteche annovera migliaia di lavoratori che non possono più attendere i tempi lunghi della politica.

E' notizia recente l’aver appreso che è stata presentata alla Camera una proposta di legge per il riconoscimento della qualifica professionale di DJ.

"La mancata riapertura delle discoteche relega i Disc Jockey (DJ) ad una delle categorie più penalizzate. Su queste figure, molte delle quali sono a tutti gli effetti artisti professionisti già gravava l'assenza di un inquadramento giuridico, che di fatto ha comportato l'impossibilità di introdurre sussidi pubblici specifici per mitigare gli effetti negativi della pandemia.
È arrivato dunque il momento di riconoscere lo status e l'attività di DJ, introducendo le adeguate tutele lavorative in modo anche da favorire il rispetto della legalità nell'organizzazione di eventi e di impedire pratiche di concorrenza sleale".-

"Questa proposta di legge  individua come requisiti per l'iscrizione al registro una rinomata esperienza nel settore o un diploma di formazione. Punta a istituire presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un registro dei Disc Jockey professionisti, che consentirà il riconoscimento della categoria ma che non impedirà l'esercizio della professione a chi non volesse iscriversi. Su questo terreno l'Italia è indietro rispetto a Paesi vicini come Germania, Spagna, Svizzera, Olanda, ove il settore del club Bing ha trovato una sua identità e dignità professionale e dove tra l'altro è frequente la 'fuga' dei nostri DJ per vedersi riconosciuti i giusti diritti: un intervento legislativo è diventato improcrastinabile".