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04/08/2021 06:00:00

 Acqua sul fuoco. La Sicilia brucia e si tenta di correre ai ripari

Potevano pensarci prima per cercare di prevenire e contrastare i devastanti incendi che hanno bruciato e continuano a bruciare la Sicilia, nel catanese come nel palermitano, nel trapanese come a Messina e nelle altre province. Ma come si dice in questi casi, meglio tardi che mai.

Allerta meteo e rischio nuovi incendi - Anche oggi la situazione meteo non promette nulla di buono, c’è, infatti, una allerta meteo rossa in tutta la Sicilia, lanciata dalla Protezione Civile regionale per le prossime 24 ore con un alto rischio di incendi in tutte le nove province e il massimo livello di allerta.

Riunione in Prefettura a Trapani - In Prefettura a Trapani lo scorso 30 luglio si è svolta una riunione in videoconferenza, presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, con lo scopo di sensibilizzare tutti i protagonisti coinvolti nelle azioni di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi che stanno interessando, purtroppo, anche quest’anno la provincia di Trapani, negli anni scorsi già duramente colpita da roghi devastanti. Tutte le risorse, in uomini e mezzi sono stati messi in campo. In particolare, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre ad aver attivato un presidio antincendio stagionale h.12 sull’isola di Favignana, sulla base di una convenzione sottoscritta tra Dipartimento Vigili del Fuoco, Regione Siciliana, Prefettura di Trapani e Comune di Favignana, ha effettuato nel solo mese di luglio più di millecinquecento interventi, mobilitando una squadra aggiuntiva per il potenziamento dei soccorsi, assieme alle altre forze di protezione civile regionale. Il Dipartimento, perdurando lo stato di allerta per tutta la prima settimana di agosto, ha disposto per tutta la Sicilia il raddoppio del personale effettivo in servizio. E nel trapanese per tutto il mese di agosto il personale dell’Ufficio Sviluppo del Territorio di Trapani sarà impegnato anche con funzione di “vedette” e saranno impegnati nel monitoraggio del territorio anche i volontari della protezione civile comunale e gli agenti di vigilanza venatoria dell’associazione Anpana.

In ritardo ma arrivano più uomini e mezzi in Sicilia - In tutta la Sicilia a seguito dell’emergenza arriveranno 130 volontari della protezione civile proveniente da altre regioni. E sono già sbarcati a Palermo 10 Moduli Operativi dei Vigili del Fuoco composti da personale qualificato (Direttori di Operazioni di Spegnimento) e automezzi attrezzati per lo spegnimento degli incendi boschivi. I dieci Moduli Operativi con i rispettivi Direttori di Operazioni di Spegnimento (DOS) sono stati inviati in aggiunta a quelli già attivi e operanti da giorni in Sicilia e provengono dalle Direzioni Regionali dei Vigili del Fuoco del Piemonte, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia. Il potenziamento del dispositivo di soccorso è previsto fino al 6 agosto e, in ogni caso, fino a quando le condizioni ambientali continueranno ad essere critiche e generare un elevato rischio di incendi.
La firma dell’assessore regionale della convenzione con i Vigili del Fuoco è arrivata solo ieri mattina a dimostrazione del clamoroso ritardo della Regione nella lotta agli incendi boschivi. E ieri è stata completata l’assegnazione di 85 droni per la Sicilia che però non sono utilizzabili con presenza di vento. Uno dei problemi nella lotta agli incendi boschivi che va ad aggiungersi ad un corpo di vigili del fuoco anziano, e ad una carenza di controlli tramite telecamere di videosorveglianza.

 Musumeci: «Regione al fianco dei gestori per sicurezza degli stabilimenti balneari» - Dotare di strumenti di sicurezza gli stabilimenti balneari, effettuare la prevenzione antincendio nei terreni a ridosso delle spiagge, definire e attuare i piani di protezione civile delle zone balneari, alcune delle quali interessate dai roghi devastanti nei giorni scorsi.
Queste le indicazioni operative emerse dal vertice convocato questa mattina al PalaRegione di Catania dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Alla riunione hanno preso parte anche i prefetti di Catania e Palermo, Maria Carmela Librizzi e Giuseppe Forlani, l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, il sindaco della città metropolitana di Catania Salvo Pogliese, il direttore della Protezione civile regionale Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale Giovanni Salerno, il direttore dei Vigili del fuoco Sicilia, Ennio Aquilino, altri dirigenti e tecnici, il rappresentante del Sindacato balneari Ignazio Ragusa. «Nel corso dell’incontro - ha detto il presidente Musumeci - abbiamo affrontato il problema della sicurezza negli stabilimenti balneari, partendo dall’esperienza vissuta alla Plaia pochi giorni fa. È necessario dotare di bocche d’acqua gli stabilimenti balneari per facilitare l’intervento dei vigili del fuoco e occorre che ognuno abbia un piano della sicurezza, bisogna verificare se l’area parcheggi di ogni lido sia essenziale o sia di intralcio in caso di emergenza”.

La prevenzione con associazioni ambientaliste e sportive - Potenziare le attività di prevenzione nella lotta agli incendi boschivi attraverso il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste e sportive. E’ questo l’obiettivo dei Protocolli d’intesa voluti dal governo Musumeci e sottoscritti stamane, a Palazzo Orleans, dall’assessore all’Ambiente Toto Cordaro e dal dirigente generale del Comando del Corpo forestale regionale Giovanni Salerno con i responsabili di otto Federazioni. A essere coinvolte sono le seguenti associazioni: “Csain” (Centri sportivi aziendali e industriali), “Federescursionismo Sicilia”, “Le pantere della Polizia bike”, “Italia nostra”, “Guide scout San Benedetto”, “Assoguide associazioni”, “Sicily overtrail” e “Ruota libera”. Le associazioni si occuperanno, fino al 15 ottobre, di: attività di avvistamento dinamico;, scambio di informazioni e conoscenze; attuazione di buona informazione territoriale a mezzo social; allerte e diffusione della cultura ambientale per la sensibilizzazione al contrasto delle attività incendiarie sia di carattere colposo che doloso.

L’assessore Totò Cordaro bacchetta Legambiente per il mancato sostegno alla Regione - «Nei momenti più drammatici per una comunità e per un’Isola, la nostra, purtroppo c’è sempre qualche sciacallo che cerca visibilità. Legambiente Sicilia, considerato che non si firma nessuno in particolare, si vergogni! Si è rifiutata di dare una mano alla Regione non volendo firmare - a differenza di quanto fatto, invece, da altre associazioni, la convenzione che ha visto entusiasticamente presenti, e protagonisti, tutti coloro che amano veramente la Sicilia».


Venerdì marcia per San Matteo -
Il Coordinamento Sicilia SalviAmo i boschi invita la cittadinanza a partecipare alla Marcia per San Matteo, indetta per venerdì 6 agosto, alle ore 18.00, presso il Museo Agroforestale di San Matteo, sul versante nord ovest della montagna di Erice, devastato, lo scorso 25 luglio, da un vasto incendio. “Non si può rimanere inermi davanti tanta devastazione”, spiegano i responsabili del Coordinamento SalviAmo i boschi. “Non si può rimanere in silenzio, soprattutto perché la tragedia di San Matteo, come di ogni altro luogo della nostra Sicilia che in questi giorni brucia, arde e grida di dolore, è cronaca di una morte annunciata. La morte del nostro territorio, dei suoi boschi, della sua storia, della sua fauna e della sua flora. Ingenti sono i danni di queste ultime settimane di guerra che ha colpito non solo il nostro patrimonio agroforestale, ma anche alcuni dei luoghi più belli e simbolici della nostra Isola, come Vendicari, le Cave degli Iblei, Floristella Imera, Piazza Armerina, Portella della Ginestra (solo per citarne alcuni). E ingenti sono gli interessi, le responsabilità, le omissioni”. Il Coordinamento SalviAmo i boschi, composto da più di 50 associazioni, comitati civici e collettivi operanti in tutta la Sicilia, ha presentato, nelle settimane scorse, un esposto congiunto a 10 Procure con cui denuncia una serie di ritardi e omissioni e una “colpevole inerzia delle istituzioni e della politica regionale”.
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