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06/08/2021 08:28:00

Caso Pantaleo. Ipotesi omicidio meno probabile: "Nessun segno di violenza"

Per la morte di Francesco Pantaleo prende quota l’ipotesi del suicidio. A dispetto di alcuni dati oggettivi come l’assenza, sul luogo dove è stato trovato il corpo carbonizzato, di tracce di un contenitore di liquido infiammabile e accendino.

“L’autopsia – hanno, infatti, reso noto, ieri pomeriggio, i carabinieri del nucleo investigativo di Pisa - ha confermato che il cadavere non presenta lesioni attribuibili ad azioni di terzi”. Ma gli stessi inquirenti lasciano la porta aperta anche all’ipotesi dell’omicidio.

“Per gli altri quesiti, tra cui la presenza di monossido di carbonio – hanno, infatti, aggiunto i carabinieri - i consulenti tecnici si sono riservati, essendo necessarie valutazioni più approfondite”. E cioè l’analisi dei tessuti del corpo. Per far luce sulla tragica, quanto misteriosa, morte, la Procura pisana ha nominato un team di sei esperti, tra i quali un medico legale, una genetista, un chimico, un tossicologo. L’autopsia è stata effettuata nell’arco di tre giorni, nel corso dei quali i medici legali hanno anche prelevato i tessuti da analizzare alla ricerca di eventuali tracce, utili non solo per determinare la causa della morte, ma anche per contribuire a indirizzare le indagini dei carabinieri e della Procura, che ha aperto, al momento contro ignoti, un fascicolo per istigazione al suicidio.

Saranno altrettanto importanti le risposte che potranno arrivare dalle copie forensi che saranno eseguite sia sul computer portatile che sullo smartphone del giovane universitario marsalese. Su entrambi sono state cancellate tracce, eliminando dal pc tutti i files e le navigazioni su internet e il dispositivo di geolocalizzazione del telefono cellulare.