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10/08/2021 08:27:00

Migranti, il Ministro bacchetta Musumeci: "Non c'è nessuna invasione"

 "Non c'è nessuna invasione di migranti in Sicilia". Il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, bacchetta il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che negli ultimi giorni, commentando i numerosi sbarchi di migranti sull'Isola, aveva parlato di un' "invasione", dicendo che la Sicilia è "al collasso" e chiedendo lo "stato di emergenza". 

 "L'emergenza ci sarebbe se restassero tutti in Sicilia. Cosa che non avviene perché dopo il periodo di quarantena sulle navi vengono distribuiti sul territorio".

Così a Torino il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha risposto a una domanda dei giornalisti sulla questione dell'arrivo via mare dei migranti. Lamorgese ha affermato che la scelta di predisporre delle navi per i controlli sanitari "è stata positiva". Inoltre ha fatto presente che "molti degli sbarchi sono autonomi e non possiamo fermarli".

Musumeci ha abbozzato. «L'emergenza c'è e va dichiarata per destare l'Europa», ha detto il presidente della Regione. «Secondo il ministro Lamorgese - ha proseguito - in Sicilia non c'è emergenza perché i migranti che arrivano vengono trasferiti dall'Isola, dopo la quarantena fatta su quelle navi che - va ricordato - lo scorso anno proprio io ho proposto di approntare. A differenza del ministro, continuo a ritenere necessaria la dichiarazione dello “stato di emergenza” perché la condizione è questa. Non per una mia suggestione, ma per il numero complessivo dei migranti sbarcati, per la condizione sanitaria determinata dal Covid19, per la gestione pre e post quarantena degli arrivi, per l'impatto che esercita sul tessuto socio-economico. Dichiarare lo stato di emergenza non è una richiesta ideologica o improntata a uno scontro tra Stato e Regione (oggi più che mai dannosa). Vuol dire semplicemente prendere atto della realtà e provare a dare un segnale forte, soprattutto a quel sistema di istituzioni comunitarie che non riesce e non vuole affrontare in modo compatto e autorevole il rapporto con il Sud del mondo. Fingendo di non capire che di quel Sud la Sicilia è la porta»