Approderà in mattinata ad Augusta la nave Geobarents di Medici senza frontiere con 322 persone a bordo che da giorni chiedeva un porto sicuro senza ottenere risposta.
La nave ha bordeggiato per giorni a una trentina di miglia dalla costa meridionale della Sicilia, davanti al tratto tra Licata e Sciacca, nell'Agrigentino con a bordo molte donne e bambini, il più piccolo dei quali ha appena due settimane. La richiesta di un porto dove attraccare risale ad almeno quattro giorni fa. Nel pomeriggio di ieri Cecilia strada ha lanciato un accorato appello per chiedere un immediato approdo della nave, lei che si è ritrovata in una condizione simile solo pochi giorni fa, quando era a bordo della ResQpeople, dove ha appreso della morte del padre, Gino. Sull'imbarcazione c'erano 160 persone salvate in mare. Alla fine per la ResQpeople la destinazione è arrivata, il 17 agosto, con lo sbarco ad Augusta, nel Siracusano. Ma la storia si ripete e Cecilia Strada, via tweet, ha sollecitato le autorità a non perdere altro tempo: "Hanno bisogno di scendere, al più presto", ha scritto. Adesso l'imbarcazione è diretta verso Augusta.
La #geobarents sta ancora aspettando un porto, con 322 sopravvissuti a bordo.
— Cecilia Strada (@cecilia_strada) August 22, 2021
Hanno bisogno di scendere, al più presto! https://t.co/mfbIBbdvQs