Corsi e ricorsi storici. È una teoria del filosofo e giurista napoletano G.B. Vico, enunciata nel suo saggio La Scienza Nuova.
Il concetto da cui parte il campano è: " verum esse ipsum factum", "ciò che è vero è ciò che è fatto". Il napoletano costituisce una nuova scienza, quella dei fatti storici. È l'ispirazione centrale dell'opera: una scienza della storia è possibile perché essa è fatto dagli uomini. La storia si svolge per il filosofo scandita da una successione di momenti che riproducono le tappe dello sviluppo dell'uomo, così nella storia si succedono l'età degli dèi, degli eroi e degli uomini.
Nella prima gli uomini vedevano ovunque la mano divina, nella seconda le qualità divine appartengo alla nobiltà dell’aristocrazia, nella terza prevale la ragione si generano forme di democrazia, il diritto divino viene mutato in quello positivo. La teoria si applica perfettamente per gli eventi afgani. Sorvolando sulla storia millenaria della nazione ad inizio del XX secolo si "libera" dell'influenza dal Regno Unito.
Tra il 1979 e 1989 dopo aver subito l'invasione dell'URSS, i mujahidin con l'appoggio degli Usa costrinsero al ritiro i sovietici . Successivamente metà anni novanta i talebani ebbero il sopravvento. Nel 2001 l'arrivo degli statunitensi e la Nato . L'età degli dei fu quella di Zarathustra, del buddismo e dell'induismo. Gli eroi furono i pasdaran dell'islamismo. Venti anni fa l'età degli uomini. Poi i maschi, si proprio noi con Trump in testa non abbiamo ritenuto producente restare nello stato e la data del definitivo ritiro è l'ultmo d'agosto corrente. Adesso i servizi segreti riferiscono di un alta probabilità di un attacco dell'Isis all'aeroporto di Kabul, che è un organizzazione diversa dai tàliban ma condividono l'occidente come nemico ed entrambe sono sunnite, differiscono notevolmente nei metodi per la conquista del potere.
Le donne non possono più andare in bicicletta e devono rimettere il burqa, ritorsioni e violenza su funzionari dell'Onu. La verità che la metà e forse di più degli americani è del pensiero "America first". Il ritiro degli occidentali ha riportato indietro le lancette della storia e dell'epoca. Nella pandemia si è sperato fossimo nell'età della ragione e della scienza medica, seppur non esatta, la divisione sulla necessità dei vaccini in alcuni segmenti di popolazione ci ha ricondotto agli anni antecedenti alla scoperta del siero sul vaiolo-Jenner 1796-. A prima dell'invenzione del farmaco avverso alla poliomielite di Sabin, il virologo polacco naturalizzato statunitense rinunciò alla proprietà intellettuale:"Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo", ma questa ,"ciò che è vero è ciò che è fatto" , è un'altra storia.
È anche caduta la motivazione dell'idea che il vaccino fosse in fase sperimentale, quello più utilizzato il Pfizer-BioNTech ha ricevuto l'approvazione definitiva della Fda negli States sopra i 16 anni, in fase sempre emergenziale tra i 12 e 15, si attende quella dell'Ema e Aifa. Si afferma che siamo in quella dei diritti civili, giusto, giustissimo, corretto, e quello della salute? E senza quello dell'articolo 32 della Costituzione, gli altri non esistono, anche l'eutanasia è un diritto alla salute. Corsi e Ricorsi storici.
Vittorio Alfieri