"La prima cosa che ho fatto è stato muovere i piedi e le gambe, e ho capito di essere vivo". Parla Onofrio Spadaro, uno dei feriti della terribile tromba d'aria che sabato ha portato morte e distruzione a Pantelleria. "La macchina volava da tutte le parti, c'erano fango e acqua dappertutto" racconta. Dei nove feriti, sette (quattro turisti laziali e tre operai di Palermo) sono stati dimessi in nottata, ma una coppia resta ricoverata nell’ospedale Bernardo Nagar dell’isola. L’uomo ha fratture alla colonna vertebrale, la donna alla gabbia toracica.
Pantelleria conta i danni della tromba d’aria che l’ha investita nel tardo pomeriggio di venerdì, provocando due morti e nove feriti. Il vigile del fuoco Giovanni Errera, 47 anni, padre di due bambini, era sulla sua Land Rover “Defender”, un fuoristrada che pesa oltre due tonnellate. Anche Francesco Valenza, 86 anni, era in auto. Entrambi sono finiti nel vortice della tromba d’aria, perdendo la vita.
Dopo l'evento catastrofico causato dalla tromba d'aria che si è abbattuta su Pantelleria, immediati sono stati gli interventi dei soccorritori: Forze dell’Ordine, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, personale S.MED.E Operatori sanitari e Comunali, Volontari delle diverse associazioni hanno lavorato ininterrottamente. Ingenti sono stati i danni nell'infrastruttura della rete elettrica.
I familiari di Gianni Errera comunicano a quanti desiderano essere vicini per un ultimo saluto che il corteo funebre che accompagnerà la salma del caro Gianni, partirà dalla Camera Mortuaria procedendo direttamente verso il Porto per il trasferimento in nave sulla terraferma.
"Ero andato nel centro maggiore di Pantelleria ad affittare una macchina e stato ritornando a casa lungo la strada perimetrale. Erano le 19:00. All’altezza di Bue Marino sono stato investito da una bomba d’acqua. La macchina sbandava ed allora mi sono fermato cinque minuti nell’attesa che la burrasca passasse. Nell’attesa ho anche fatto un filmato. Il ritardo accumulato mi ha salvato la vita”. A parlare a Pantelleria Internet è Gianluca Zunino, milanese, ma residente ad Andorra, turista a Pantelleria dove ha una casa da oltre 30 anni. “Sono arrivato così a Campobello quando il disastro era già successo da pochi minuti. Dentro una Panda gialla c’era un uomo palesemente sotto schock. La Land Rover volata in aria era schiacciata sull’asfalto. L’uomo che viaggiava era stato sbalzato fuori e giaceva nei campi. Un’altra macchina era schiacciata sul muro. Una donna sventolava un fazzoletto e chiedeva aiuto. Io e l’autista di un camion dell’acqua che nel frattempo era arrivato avremmo voluto dare aiuto, ma se avessimo aperto lo sportello saremmo volati via come erano volate le macchine atterrate poi nei campi vicini”. “Ho chiamato il 112 – continua Zunino -. Mi hanno detto di stare al telefono per guidare i soccorritori. Sono arrivate le ambulanze, i carabinieri, i vigili del fuoco. Sono stato fortunato – conclude”.
#Pantelleria, ricostruito dagli esperti in topografia applicata al soccorso dei #vigilidelfuoco il percorso della tromba d’aria, con evidenza delle abitazioni investite. Visibili i due ingressi sulla terraferma, a Campobello e Cala Cinque Denti pic.twitter.com/Vuf45dl3am
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 12, 2021