Sono tante le reazioni alla tragedia di Campobello di Mazara che è costata la vita a Omar, il 36enne della Guinea Bissau, morto ieri nel rogo della baraccopoli dove viveva insieme ad altre 300 persone, in attesa dell'imminente campagna di raccolta delle olive 8 (ne parliamo qui). Qui quelle del partito democratico di
PARTITO DEMOCRATICO CAMPOBELLO - "Un'altra morte annunciata, un altra morte di malaccoglienza e sfruttamento. Un’altra morte che si sarebbe potuta evitare se si affrontasse il tema dei lavoratori agricoli stagionali (sfruttati e sottopagati), non in maniera emergenziale ma strutturale fornendo ai lavoratori e alle lavoratrici una casa dove poter vivere, non altre tendopoli. Sono queste le considerazioni emerse nell’incontro avvenuto stasera, tra una delegazione del locale Circolo PD, guidata dal deputato nazionale Carmelo Miceli, il Sindaco Giuseppe Castiglione, la giunta municipale ed il Presidente del Consiglio Piero Di Stefano. L’incontro, in verità programmato da tempo, doveva servire per fare il punto sui diversi progetti di accoglienza per i quali il Partito Democratico ha sempre mostrato la massima attenzione e collaborazione, mettendo a disposizione dell’amministrazione comunale le competenze dell’onorevole Miceli, attuale componente della Commissione Antimafia e della Commissione Giustizia, oltre che Responsabile alle Politiche per la Sicurezza nella Segreteria del Partito Democratico. Purtroppo i tragici eventi della scorsa notte, se da un lato hanno riportato d’attualità le connesse problematiche sull’accoglienza e lo sfruttamento dei “lavoratori stagionali”, perchè di lavoratori stiamo parlando indipendentemente dal colore della pelle, non possono essere sottaciute le problematiche di ordine pubblico e di convivenza con la cittadinanza che il sindaco, Giuseppe Castiglione, solleva da sempre e con forza, trovandosi spesso impotente ad intervenire (poiché non di sua competenza), anche per la sola rimozione dei rifiuti che si accumulano in modo inverosimile lungo la provinciale che conduce a Selinunte, tra l’indifferenza del Comune di Castelvetrano, dove solo il gruppo consiliare PD ha finora sollevato il problema, mentre la Prefettura di Trapani, a conoscenza del fenomeno, resta imbrigliata nelle procedure. Il circolo PD di Campobello di Mazara ritiene quindi, senza ulteriori indugi, di porre la problematica alla diretta attenzione del Ministero degli Interni, onere di cui si è fatto carico l’onorevole Miceli che non ha escluso, a breve, la possibile visita del nostro territorio da parte di alti funzionari di questo ministero".
Intervento dei sindacati MCL e ALS-MCL SICILIA - I vertici regionali di MCL e ALS Sicilia esprimono il proprio cordoglio per la morte del migrante, vittima innocente delle fiamme dell’incendio che, nella tarda serata di ieri, all’interno del “Calcestruzzi Selinunte” in territorio di Castelvetrano, al confine con la città di Campobello di Mazara, ha bruciato il campo spontaneo dove oltre trecento lavoratori stagionali extracomunitari vivevano da tempo in baracche costruite con cartone, pezzi di legno ed eternit. Per il Presidente regionale MCL Sicilia, Giorgio D’Antoni, “è una triste vicenda che purtroppo si ripete in modo inesorabile e, per certi aspetti, paradossale. Già nel 2013 nel limitrofo campo abusivo di Erbe Bianche senza servizi igienici, acqua e luce, avevo perso la vita Ousman (un ragazzo senegalese) per le gravi ustioni riportate in seguito all’esplosione di un fornetto. Successivamente, fu istituito un campo stagionale attrezzato con l’ausilio di Libera e Caritas Diocesana edattivate varie iniziative solidali. Ma, nella precarietà e sull’emozione del momento! Devo riconoscere -aggiunge il presidente di MCL Sicilia- che il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, solleva da sempre e con forza la questione, trovandosi spesso impotente ad intervenire (poiché non di sua competenza), anche per la sola rimozione dei rifiuti che si accumulano in modo inverosimile lungo la statale che conduce alle località balneari di Triscina e Marinella di Selinunte. D’altro canto il Comune di Castelvetrano (in dissesto finanziario) pare impossibilitato ad intervenire.
E questo è quanto dichiara, invece, il Presidente regionale ALS Sicilia, Paolo Ragusa: “Stiamo provando a fare incrociare i bisogni delle persone straniere e le opportunità offerte dalla Fondazione con il Sud, nell'ambito di un avviso di lotta e contrasto del caporalato. Abbiamo messo in campo, attraverso una rete tanto radicata sul territorio quanto prestigiosa sul piano nazionale, un progetto di interventi abitativi e di prima accoglienza capaci di garantire condizioni di civiltà ai lavoratori stranieri che oggi rappresentano una risorsa preziosa per la economia dei nostri territori. Ora aspettiamo fiduciosi la valutazione che darà la Fondazione alla nostra proposta che può rispondere a questa emergenza emersa in maniera drammatica”.