Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa della Sinistra per Castelvetrano, sulla terribile vicenda accaduta un paio di giorni fa.
La storia si ripete nella tragedia, nella narrazione di un evento già accaduto. Era il 2013 e nel ghetto di Erbe Bianche trovò la morte Ousmane Ndjanne ustionato dalle fiamme mentre accendeva un fornellino a gas per scaldarsi del cibo, accampato tra topi, sporcizia, lastre di eternit per ripararsi e tutto ciò che una vita dignitosa non permette e non può accettare. Ieri in un incendio nel campo – ghetto dei migranti al confine tra Castelvetrano e Campobello, muore carbonizzato Omar, lavoratore stagionale come Ousmane, come lui africano, come lui umiliato e sfruttato , figli di un dio minore che meritano rispetto.
Manodopera a basso costo, manodopera, in questi casi, al prezzo altissimo della propria vita. E’ difficile girarsi dall’altra parte e fare finta di non vedere quanto lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo sia una delle piaghe sociali di cui poco si discute, sembra quasi che le morti sui luoghi di lavoro, la sicurezza e la tutela dei lavoratori siano state derubricate. A Ousmane fu dedicato un campo di ospitalità e solidarietà "Ciao Ousmane" di Campobello di Mazara, un ex oleificio, confiscato alla mafia.
Auspichiamo che nel ricordo di Omar si possa fare di più per i suoi compagni affinché, istituzioni, associazioni, volontariato e società civile possano dare risposte concrete ai loro bisogni.