L'affluenza. Nelle ore passate si sono svolte l'elezioni amministrative nello stivale.
Le città interessate sono state anche la capitale, in passato "caput mundi" e quella economica in tempi andati chiamata Mediolanum, Torino, Bologna e la città di Maradona. Ebbene l'afflusso alle urne ha confermato qualora ce ne fosse stato bisogno, la disaffezione degli italiani per lo strumento democratico. Marsala l'ha espresso un anno fa, allorquando si recarono a votare il 61,63% degli aventi diritti, sostanzialmente solo 3 su 5.
La nazione ovviamente non è solo le grandi e medie città, e sicuramente in altri luoghi la percentuale è stata più alta. Ma è anche emblematico della salute dei partiti/movimenti/liste civiche informare che a S.Giacomo degli Schiavoni nel Molise c'era un solo candidato sindaco.
Anche perché dall'avvento dell'elezione diretta del primo cittadino l'appuntamento è molto sentito, ma la partecipazione è diminuita negli anni, la classe politica di oggi deve puntare a superare il quasi 91% delle nazionali del 1979, pur sapendo il diverso peso specifico delle tornate. Sul ruolo e il prestigio del primo cittadino si racconta un aneddoto. La scorsa estate ero con un conoscente pugliese in centro, mi salutò Pietro Pizzo scambiando quattro chiacchiere e ricordando la sua carica a senatore lui ci tenne a menzionare principalmente di essere stato sindaco di Marsala. Si rammenta nuovamente che il voto è un diritto/dovere sancito dall'articolo 48 della costituzione, e non è retorica desiderare il 100%, perché una scelta esiste ed è scheda bianca, e per i complottisti scheda nulla, ironicamente si suggerisce di scrivere :"questa sera non si recita a soggetto".
Per noi cittadini auspico in un accezione diversa il termine analizzato sul nostro agire. Siccome i politici non sono né marziani né venusiani ma la nostra preferenza per chi la esercita, necessita un controllo per sapere la condotta ovviamente politica degli eletti e in alcuni casi, non quando sono pubblici ufficiali se tra il dire e il fare c'è di mezzo la coerenza, sarebbe un elemento anche se non ortodosso di "democrazia partecipativa". Non si crede di errare affermando che: necessita convergere sulla lettura ,teatro, cinema, musica,pittura, sport,solidarietà e urne. L'affluenza è fondamentale.
Vittorio Alfieri