No, non è il momento di precipitare giù. Almeno, non adesso.
Il depuratore di Marinella di Selinunte continua a stare sul costone, di fronte al mare. E lo sversamento dei liquami sull’arenile, di cui avevamo parlato nei mesi scorsi è stato risolto. A confermarlo è l’assessore Stefano Mistretta che ci dice anche che, togliendo via tutte quelle canne che impedivano di vedere, per fortuna si è appurato che non ci sono perdite dalle vasche.
Oggi sappiamo, ce lo dice la società che gestisce l’impianto, che quelle non erano né acque bianche, né acque nere: erano acque “depurate”. Le virgolette sono d’obbligo perché, con ogni evidenza, depurate non lo erano per niente.
Adesso però saranno incanalate verso il cosiddetto pennello a mare, e nessuno vedrà più niente.
Ma il pennello a mare, che dovrebbe portare i reflui in uscita dal depuratore a diverse centinaia di metri di distanza, è rotto. Da decenni. Anzi, forse non è mai stato integro.
L’inquinamento quindi si è solo spostato di poche decine di metri.
Insomma, oggi sappiamo quanto sia sbagliato chiedersi se il depuratore funzioni o no. Il problema è un altro: per quanto possa funzionare, durante l’estate non ce la fa a depurare tutto quello che gli arriva. L’impianto è stato progettato per un’utenza di 12 mila persone che, durante la bella stagione, diventano 40 mila.
Sarebbe come attaccare un traino da tre tonnellate ad una vecchia cinquecento e chiedersi perché rimane ferma. Davvero avrebbe senso far analizzare il motore della cinquecento e dire che i dati sono confortanti?
Nel corso degli anni, nel rozzo tentativo di proteggere l’economia turistica della borgata, si è sempre evitato di parlare dell’ovvio. Come se Castelvetrano potesse fare eccezione rispetto ai tanti comuni siciliani, la cui depurazione delle acque è da sempre un miraggio.
Oggi, tutti sono consapevoli della necessità di togliere da lì quel depuratore, mettendo al suo posto una stazione di sollevamento e ampliare quello di Castelvetrano (c’è anche il progetto approvato). Nell’attesa però, che non sarà affatto breve, si continua ad inquinare.
Tanto, basta fare il bagno lontano dalla zona del depuratore. E poi, di che ci lamentiamo? Ci sono comuni che scaricano in mare senza alcuna depurazione anche in inverno. Non siamo peggiori degli altri.
Egidio Morici