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09/10/2021 06:00:00

   Marsala, l’omicidio di Luigi Loria. Paura e rabbia regnano in città

La pioggia caduta su Marsala già da ieri mattina ha lavato il sangue di cui si sono macchiate le lastre di marmo che pavimentano via Curatolo.

La saracinesca della pizzeria Carpe Diem resta chiusa. Le ore successive all’omicidio di Luigi Loria, 28 anni di Marsala, sono segnate da un sentimento comune: rabbia, mista a paura. Ma anche la consapevolezza che in qualche modo c’era da aspettarsi un episodio del genere dopo mesi di movida selvaggia e violenza nel centro storico di Marsala, dove ogni fine settimana si consumava una rissa.
Questa volta la rissa, giovedì sera poco prima della mezzanotte, ha fatto una vittima. Un ragazzo di 28 anni, ucciso da due coltellate, una al petto e una alla gola. Loria è morto poco dopo in ospedale, dopo i disperati tentativi dei medici di salvarlo.

La rissa è scoppiata davanti alla pizzeria Carpe Diem tra italiani e rumeni. Uno degli italiani avrebbe malmenato un rumeno e uno dei figli di quest'ultimo, avrebbe estratto un coltello, colpendo a morte Luigi Loria.
L'accoltellatore è stato arrestato per omicidio. Un altro rumeno è accusato di concorso nel delitto. Fermate anche altre tre persone - un romeno, due italiani, coinvolti nella rissa, questi ultimi sarebbero il fratello e la sorella di Luigi Loria.
I tre romeni arrestati sono tutti parenti tra loro.


Questa mattina si terrà l’udienza di convalida e l’interrogatorio degli arrestati. Tra i romeni arrestati anche un sedicenne. Sarebbe il cugino del ventenne che gli investigatori indicherebbero come colui che ha sferrato la coltellata mortale alla vittima. Secondo gli investigatori ad uccidere Loria sarebbe stato Ion Nadoleanu di 21 anni, sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio, con la complicità del nipote sedicenne e Constantin Tapu di 20 anni, indagati per concorso in omicidio.

 

 

Tensione in città
Purtroppo l'atmosfera in città è molto tesa. Un gruppo di persone vicine a Loria si è diretto, nel pomeriggio ieri, a casa dei romeni. Ad accorgersi di loro è stata la moglie e madre dei presunti autori dell'omicidio, che, spaventata di qualche ritorsione, ha chiamato le forze dell'ordine, che adesso stanno pattugliando la zona.
Tensioni anche fuori il commissariato di polizia di via Verdi, ieri pomeriggio, quando stavano uscendo i cinque arrestati. Molti parenti e amici della vittima erano fuori ad aspettare che uscissero il fratello e la sorella di Luigi Loria, ma anche i tre romeni arrestati contro i quali sono volati oggetti e insulti. La polizia ha evitato che la situazione degenerasse.
Non si sa ancora il motivo della rissa, pare che le due fazioni avessero questioni pregresse. Si sa per certo che il centro storico, e quella via in particolare, negli ultimi tempi è diventato poco sicuro, con clan di malavitosi che non risparmiano disordini e violenza. Nel centro storico di Marsala, segnalano ormai molti cittadini da tempo, aggressioni, spaccio e movida selvaggia sono all’ordine del giorno, e non è più un posto sicuro.


I titolari della pizzeria: “Non ci sono controlli”
Parlano i titolari della pizzeria Carpe Diem di Via Curatolo a Marsala, dove è avvenuta la rissa poi sfociata  nell'omicidio di Luigi Loria.
"Purtroppo tutto questo è successo perché non ci sono controlli al centro storico dove la delinquenza regna sovrana" dicono. "Avendo un locale in questa zona abbiamo anche paura perché siamo nelle mani di nessuno che in qualsiasi momento quando tutto è tranquillo succede l’impensabile".
Conoscevano la vittima: "Luigi era una persona buonissima disponibile con tutti, sempre educato che si faceva i fatti suoi, ma purtroppo chi fa bene ha sempre delle colpe. L’unica sua colpa è stata di essersi trovato fuori dal nostro locale davanti alla porta ed è stato assalito da un individuo senza un motivo ...".
"Ma le forze dell’ordine ed i controlli dove sono???" chiedono, rivolgendol al Sindaco Grillo: "Intanto la sicurezza a Marsala non esiste e chiunque deve avere paura a fare una passeggiata al centro… ora avere un attività commerciale è diventato impossibile perché apri la saracinesca per riuscire a dare un pezzo di pane ai tuoi figli e poi ti ritrovi la sera nel locale degli individui strani e sospettosi che se la prendono con chiunque ci sia attorno con un coltello nascosto ...". E ancora: "Non c’è stato nessun regolamento di conti e neanche null’altro ma solo la pazzia di un uomo che ha provocato tutto questo … "



Le reazioni
"L'assassinio di un giovane della nostra città ci deve seriamente interrogare. Perché c'è tanta violenza e tanto disprezzo della vita umana? - si chiede Don Francesco Fiorino - Cosa facciamo per prevenire gesti così efferati e crudeli? Come aiutiamo i genitori dei giovani che stanno rovinandosi l'esistenza nello "sballo notturno", nelle droghe, nel buttar via energie, tempo e valori? Le forze sociali, istituzionali, culturali e religiose dobbiamo subito aprire un 'fronte comune" ed operativo perché non si ripetano più tali fatti insensati e criminali".
Ma sono ancora più inquietanti le parole di qualuno degli amici di Loria, che scrivono sui social: "Ti faremo giustizia". E mentre c'è chi se la prende con gli "extracomunitari" (ad di là di tutto, i romeni sono comunitari ...), in città aumenta la paura, e arrivano diverse testimonianze a Tp24 di famiglie che nelle ultime settimane raccontano di aver avuto paura ad attraversare alcune vie del centro, proprio per la presenza di giovani esagitati.

Sicurezza in centro
Riemerge d’impeto il problema della sicurezza in centro storico. Dopo l’omicidio di Loria la città ha più paura, è consapevole che il centro della città è sempre più invivibile e che bisogna fare qualcosa per non mandare questa città allo sbando. “Marsala vive un problema sicurezza e lo vive già da tanti anni.
In questi mesi sono state continue le interlocuzioni da parte dell’Amministrazione con Prefettura e Questura, un dialogo continuo per trovare soluzioni concrete al problema” ha scritto in un post il sindaco Massimo Grillo.

 

 


Già a luglio, dopo settimane di movida selvaggia, il consigliere comunale Rino Passalacqua aveva chiesto alla Prefettura un incontro urgente per discutere dei problemi relativi alla sicurezza nel centro di Marsala. Subito dopo la Prefettura si è incontrata con le forze dell’ordine, e sono stati analizzati i numeri dei reati commessi a Marsala. Numeri in calo nel 2020, e sullo stesso trend nel 2021.
Ma i numeri possono mentire sulla percezione delle persone, e su quello che succede in città.