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09/10/2021 06:00:00

Mazara. Il caso Ponte Arena arriva in Prefettura. Com'è andata la riunione

 E alla fine, la montagna partorì il più classico dei topolini. Della serie: cari mazaresi che abitate al di là del fiume, in contrada Bocca Arena, mettetevi l’anima in pace che non c’è null’altro da fare, se non aspettare – oltre 300 giorni – per tornare ad attraversare il ‘ponte di Giulia’ (Adamo, n. d. a. ) che lo volle assolutissimamente. È questo, per farla breve, il risultato della riunione presieduta dal Prefetto, Filippina Cocuzza, convocata su sollecitazione del sindaco, Salvatore Quinci, al fine di valutare possibili soluzioni alle criticità derivanti dalla chiusura del Ponte sul fiume.

ESCLUSA LA RIAPERTURA ANCHE PARZIALE – “Dopo approfondito esame – si legge nella nota stampa diffusa il 6 ottobre scorso, dopo la riunione presso la sede della Prefettura – è stata esclusa la possibilità di consentire la riapertura, anche parziale, del Ponte Arena, a causa del pericolo per la pubblica incolumità derivante dal possibile distacco di elementi strutturali ammalorati, ragione per cui il ponte è stato chiuso al traffico pedonale e veicolare. Come osservato dalla direzione dei lavori, inoltre, non sarebbe in alcun modo possibile garantire l’effettuazione in sicurezza dei lavori, già cantierati, consentendo al contempo l’attraversamento del ponte”. Amen. Da alcune parti era stata avvalorata, viepiù, l’ipotesi di un’agibilità parziale: semaforo con senso unico alternato, divieto di transito ai veicoli pesanti e chi più ne ha più ne metta.

PONTE PROVVISORIO? TROPPO COSTOSO – “È stata esclusa altresì – continua il comunicato stampa – l’ipotesi di collocazione di un ponte provvisorio ad opera del Genio Militare, in ragione dei costi elevati e della necessità di effettuare opere prodromiche (cioè preventive n. d. a.) al posizionamento del ponte tali da non consentire, comunque, l’esecuzione dell’opera in tempi rapidi”.

IMPEGNO CONDIVISO – “Pertanto – continua la nota stampa della prefettura di Trapani – al fine di contenere il disagio degli abitanti del quartiere Bocca Arena, su invito del Prefetto, è stato condiviso da tutti i partecipanti al tavolo l’impegno, da un lato a ridurre al minimo i tempi necessari per l’effettuazione dei citati lavori di manutenzione dell’infrastruttura, attualmente stimati in trecento giorni, dall’altro ad effettuare tutte le migliorie necessarie a rendere quanto più sicuro il percorso alternativo attualmente previsto per collegare il predetto quartiere alla restante parte del centro urbano del Comune di Mazara del Vallo. L’inizio di questi ultimi lavori è previsto per la giornata di domani (7 ottobre n. d. a.)”. Per il percorso alternativo intanto, già da subito, nei giorni scorsi si erano registrati altri incommensurabili papocchi. Da un lato ‘l’ex Provincia che si apprestava a chiudere la strada per metterla in sicurezza, senza però dare nessuna comunicazione preventiva in tal senso, nemmeno all’amministrazione comunale, dall’altra i residenti di Bocca Arena al palo, abbandonati a loro stessi. Sui social, le foto di file di auto ed ingorghi riempivano i post di cittadini, giustamente inferociti, bloccati su stradine di campagna perse chissà dove.

 

 

 

I PERICOLI DELLA STRADA ALTERNATIVA – Il tragitto alternativo era stato oggetto anch’esso di una querelle tra il sindaco, Salvatore Quinci, ed il Libero Consorzio Comunale. Un ammonimento indirizzato, nei giorni scorsi, al Commissario straordinario, Raimondo Cerami, il cui tenore era questo: “Un tragitto alternativo altamente pericoloso – si leggeva nella diffida – che va subito posto in sicurezza, anche in previsione della stagione delle piogge e dell’incremento del traffico nei periodi della vendemmia e della raccolta delle olive, che si registrerà in aggiunta al già intenso traffico di veicoli dei residenti del popoloso quartiere Bocca Arena”. E adesso l’ex provincia si sta mettendo al lavoro, sempre con i tempi non proprio fulminei delle pubbliche amministrazioni, ovviamente. Il ponte sul fiume Arena, lo ricordiamo, è stato chiuso dal Libero Consorzio Comunale di Trapani – l’otto settembre scorso – “per motivi di salvaguardia della pubblica incolumità”.

I PARTECIPANTI AL TAVOLO – Alla riunione hanno preso parte il sindaco del Comune di Mazara del Vallo, il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ingegnere capo del Genio Civile, il comandante del 4° reggimento Genio Guastatori di Palermo, unitamente ai rappresentanti del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del dipartimento regionale di Protezione Civile, e dell’ANAS.

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo