Il comitato Orgoglio Castelvetranese torna sulla vicenda dell’ospedale. Lo fa con un singolare comunicato in cui rivendica come frutto della propria azione di protesta, i risultati che si stanno profilando in seguito alla conferenza dei sindaci del Belice, che si è svolta nei giorni scorsi col commissario dell’Asp Zappalà.
In quella conferenza, come abbiamo scritto, è stata avanzata la modifica del Piano Sanitario Aziendale, secondo le linee concordate tra i sindaci del territorio ed il presidente Nello Musumeci. Il comitato, nella nota, ha tenuto a sottolineare come questi risultati siano arrivati grazie “all’attenzione sociale, mediatica e istituzionale” assicurata in tre anni di battaglia, “preparando l’ultimo miglio ai nostri politici”.
Nello stesso tempo però, scrive che “la promessa ottenuta dai sindaci dal Presidente Musumeci appare come un compromesso al ribasso” rispetto ai danni del Piano Territoriale nei confronti del nostro territorio.
Ma fa un po’ di confusione quando annuncia di verificare se le modifiche del Piano conterranno anche “la riattivazione del Punto Nascite e il ritorno del reparto di Pediatria, nonché la restituzione delle cullette termiche e delle attrezzature elettromedicali sottratte alla nostra struttura ospedaliera”. Il trasferimento del Punto Nascite, infatti, non è una conseguenza del Piano.
Così come è difficile attribuire a questa amministrazione comunale il trasferimento del Consultorio Familiare dalla sede di Castelvetrano (i cui problemi di sicurezza dei locali non sono certo stati determinati dalla giunta Alfano), a Santa Ninfa. Secondo Orgoglio Castelvetranese, invece, “anche questo rappresenta un fallimento dell’amministrazione di questa nostra povera Castelvetrano ‘città cancellata’”. Anzi, per dirla con le stesse parole della nota, saremmo di fronte ad “un’offesa a detrimento degli importanti servizi di cui vengono privati i cittadini castelvetranesi”.
Il sindaco Enzo Alfano ha risposto di non avere l’abitudine di replicare “a chi andrebbe indirizzato all’oblio”, ma che questa volta ha fatto un’eccezione. Ha ricordato di avere sempre ringraziato Orgoglio Castelvetranese per l’impegno contro il depauperamento dell’ospedale di Castelvetrano e aver “portato all’attenzione della politica nazionale e regionale il problema, sia nell’ambito del Movimento 5 Stelle che in tutti gli ambiti nazionali competenti, senza risparmiarmi”.
Un’azione che Alfano, sottolinea, ha portato avanti “con garbo istituzionale, senza schiamazzi e strombazzamenti vari, in continua interlocuzione con la direzione generale dell’Asp e l’assessorato alla Salute”.
Insomma, il primo cittadino non ci sta e parla di un attacco gratuito e senza fondamento alla sua amministrazione che “nuoce sicuramente alla coesione civica che tutti dovremmo ricercare e che sta alla base della ripartenza socio economica della nostra città”.
Egidio Morici