Per sorte ricevuta. Il sostantivo femminile indica una forza che regola o s’immagina agire in modo imprevedibile sulle vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa: per un caso fortuito e strano, quasi che il fato volesse fare uno scherzo sgradito.
Può essere favorevole, sfavorevole, contraria, nemica. Ciò che la sorte destina agli uomini; il complesso delle vicende, specialmente quelle personali, e delle condizioni materiali e morali riserbate a ciascuno indipendentemente dalla sua volontà, dalle sue aspirazioni.
E questo fatto storico che si riferirà è proficuo nell'esplicitazione del pensiero che si esporrà. Nel diritto romano di tarda età imperiale, era detto sorte il terreno assegnato a un barbaro in seguito alla distribuzione di fondi per sorteggio. Il barbaro e il sorteggio.
Nella cultura greco-romano l'aggettivo era utilizzato per gli stranieri. È un mantra: qual è stata la bravura a nascere nel mondo occidentale? In una nazione che qualora non desse un'opportunità d'autodeterminarsi, ti permette di farlo altrove? In uno stato dove si può studiare e curarsi gratuitamente, ed esiste un welfare sicuramente migliorabile che sostiene i più deboli?
È indubitabile che tutto ciò è frutto del fato, poteva essere più benigno se mi avesse generato Nenni, la Rame o Ermanno Olmi!
Il sorteggio poteva decidere che fossi un barbaro dell'Etiopia o della Libia , patrie in questo concetto non casuali. Nel belpaese uno studio di patologi dell'Università Statale di Milano ha diagnosticato nel novembre del 2019 la paziente 0 affetta da Sars-Cov-2.
Qualunque sia la genesi, la responsabilità è umana. Il Coronavirus nello Stivale il 99.99% lo ha ereditato. Nei giorni dell'obbligo del Green Pass la tensione sociale è all'ennesima potenza per affermare il diritto di libertà, sommessamente si chiede: "Ma ha senso senza quello della salute e vita?" Questa volta no, per sorte ricevuta.
Vittorio Alfieri