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19/10/2021 02:05:00

Le amenità della Meloni e il prezzo della democrazia

 Il Lavoro. E' passata una settimana dall'assalto della sede della CGIL a Roma da un gruppo neofascista, identificato in Forza Nuova con in testa due suoi leader, Fiore e Castellino adesso in custodia cautelare, unitamente a Luigi Aronica ex NAR-Nuclei Armati Rivoluzionari- ed il geniale capo del movimento "IoApro" che filma la devastazione della sede del sindacato, dal quale nel primo secondo dopoguerra dovute a scissioni interne nacquero la UIL-legata al PSI- e la CISL-vicinissima alla DC-, ma questa è un'altra storia.

Il giudice ha motivato il provvedimento di arresto in questi termini: "Assoluto disinteresse per la legalità e la totale incapacità di adeguarsi alle regole e a rispettare le leggi". Il gip Annalisa Marzano dopo l'udienza di convalida degli arresti, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Castellino, Fiore, il leader del gruppo 'Io apro', Biagio Passaro, Luigi Aronica, ex Nar, Pamela Testa e Salvatore Lubrano. Fiore e Castellino le loro affermazioni di difesa sono state:" Eravamo in piazza per protestare contro l'obbligo del Green Pass, ma non come militanti di Forza Nuova, perché il movimento non opera più da 20 mesi ".

Peccato per loro e per noi che il partito fosse presente alle contestazioni avverse al governo per la Pasqua del 2020 e l'adesione del 6 giugno stesso anno al circo Massimo, idem la motivazione. Roberto Fiore nel 2008 subentra all'Europarlamento ad Alessandra Mussolini nel partito FN, lista elettorale Alternativa Sociale. Castellino tra le sue attività: ultras della Roma calcio. Non proprio-perifrasi- dei lavoratori ,eppure in nome di un diritto dei diritti hanno compiuto le nefandezze che si conoscono. La Meloni rispetto agli accaduti, nel question time dedicato ha replicato alla risposta della ministra degli interni :"[...]siamo negli anni più bui, siamo alla strategia della tensione. Non ci fate lezioni, perché la cosa che più sinistramente somiglia a un regime siete voi".

Opinabile cara Giorgia ma non siamo in un sistema assolutista, perché? A Matteotti accadde altro, tu, aggiungo fortunatamente, continui ad elargire le tue amenità. Ma è il prezzo della democrazia che si paga-non da tutti-, piacevolmente. Segretaria di FdI è certo che necessita una politica e strategia del lavoro. A tal proposito un piccolo suggerimento, moral suasion perché il tema della prossima biennale di Venezia sia: il Lavoro.


Vittorio Alfieri