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29/10/2021 06:00:00

Trent'anni fa nasceva la DIA ideata da Falcone. Questa sera il film su Raitre

 Oggi 29 ottobre 2021, la DIA compie trent’anni. Era infatti il 29 ottobre del 1991 quando un decreto legge istituì la Direzione Investigativa Antimafia. Progetto ideato e ispirato dal giudice Giovanni Falcone. Per la prima volta si univano le forze di polizia italiane – Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza - nella lotta alla criminalità organizzata, seguendo il modello dell’FBI americana.

In 30 anni di attività, gli uomini migliori delle forze dell’ordine hanno lavorato nell’ombra e senza clamori per catturare latitanti di cosa nostra, camorra, ‘ndrangheta, anche oltre i confini nazionali; attraverso l’utilizzo di nuovi metodi investigativi sono arrivati alla conclusione di centinaia di arresti, e al sequestro dei grandi patrimoni delle mafie.

A trent’anni dalla nascita della DIA – Direzione Investigativa Antimafia – andrà in onda in prima visione assoluta questa sera su Rai3 alle ore 21.20 “DIA 1991 – Parlare poco Apparire mai” il film che racconta la storia della lotta alle mafie dal 1991 ad oggi. Il film, scritto da Diana Ligorio e con la regia di Leonardo Dalessandri con Gabriele Ciances, andrà in onda lo stesso giorno in cui al Quirinale saranno celebrati i 30 anni di un organismo investigativo nato ufficialmente il 29 ottobre 1991, ma diventato operativo solo il 25 maggio del '92, all'indomani della strage di Capaci. Ed è proprio con l'esplosione dell'autostrada, che da Punta Raisi porta a Palermo, comincia questo docufilm.

Ci saranno immagini girate pochi minuti dopo l’attentato di Capaci, immagini strazianti che ancora oggi commuovono e ci turbano. Fu proprio all’indomani della strage di Capaci che la DIA divenne operativa iniziando le indagini proprio dall’eccidio che aveva ucciso Falcone, la moglie Francesca Morvillo egli agenti di scorta. Quell’evento così drammatico che segnò una ferita indelebile nel cuore dello Stato.

 

Le operazioni della DIA vengono raccontati dai veri agenti che le hanno realizzate: si raccontano 4 storie, 10 voci narranti e la memoria di Falcone raccontata da Giuseppe Ayala, magistrato e suo amico personale di Falcone che ha condiviso con lui l’ultimo anno e mezzo di vita a Roma. Ayala ripercorre quei mesi, parlando con lui, aspettandolo al ristorante Nino di via Borgognona, nel centro della Capitale: "Ci incontravamo lì, poi liberava la scorta e passeggiavamo insieme. Pura trasgressione per un grande innovatore, che voleva organizzare una polizia giudiziaria come l’Fbi, qualcosa di simile a una centrale operativa con tutte le forze di polizia riunite, senza il vincolo delle competenze territoriali", dice Ayala nel film documentario.

Gli investigatori della DIA ritornano nelle città in cui hanno condotto le loro inchieste e raccontano com’erano Palermo, Reggio Calabria e Napoli negli anni ’90. Le immagini dei luoghi si mescolano tra i passaggi continui dal presente al passato. I materiali di archivio RAI diventano il punto di vista degli investigatori. La prima volta ascoltiamo le loro voci, i “dietro le quinte” delle maggiori inchieste, il racconto dei metodi investigativi e il sacrificio delle loro vite private, costretti al silenzio e ad agire sempre nell’ombra. Ma ci sono anche le testimonianze di chi quella guerra l’ha combattuta ottenendo risultati prima impensabili: la cattura di Bagarella, l’inchiesta Olimpia sulla ‘ndrangheta, la cattura del capo della camorra Francesco Schiavone, le indagini sulle infiltrazioni della camorra nel Nord Italia. Donne e uomini che ogni giorno hanno combattuto la criminalità organizzata pagando spesso un caro prezzo sul fronte della loro vita privata ma in cambio del successo di molte operazioni. Qui sotto il trailer di "DIA 1991- Parlare poco Apparire mai"