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02/11/2021 11:05:00

A Marsala c'è stata un'assemblea "aperta" tra Pd, 5 Stelle e forze progressiste

In continuità con il programma di iniziative messo in campo dal circolo online Nilde Iotti di Marsala e nel rispetto di quanto previsto dallo statuto del Pd, martedì 26 Ottobre scorso, è stata convocata la prima assemblea aperta alle forze progressiste per un confronto - dibattito sull’esito delle recenti elezioni amministrative.
Questo il resoconto dell'assemblea aperta del circolo Pd di Marsala.

All’incontro, oltre alle iscritte e gli iscritti del circolo, hanno partecipato rappresentanti e militanti del Movimento 5 stelle, di Rifondazione comunista, di Cento Passi per la Sicilia, nonché rappresentanti dei circoli del Pd territoriali, reduci della campagna elettorale che ha avuto luogo nelle loro rispettive città. Per i risultati raggiunti, tra gli altri, si segnalano gli interventi di Maria Teresa di Sarcina, segretaria del circolo Marconi di Roma, eletta nel Consiglio dell’XI Municipio e di Martina Riggi, attiva segretaria di San Cataldo, uno dei comuni che in Sicilia ha registrato un importante, meritato successo.

Tenuto conto del numero dei partecipanti, della qualità del dibattito e della voglia di fare politica in modo nuovo e più incisivo, si è avuta l’impressione che si sia compiuto un notevole passo avanti nella direzione delle Agorà e anche del Campo Largo che il segretario Enrico Letta ha lanciato nella piattaforma politica sin dal momento della sua investitura.
Non in tutti i comuni le coalizioni hanno visto le forze progressiste correre insieme. Talvolta sono state antagoniste e in molte realtà, fin dal primo turno, si sono presentate unite. Mentre a Roma e Torino si è andati al ballottaggio realizzando quel Campo Largo auspicato da Letta nel secondo turno.

Un altro aspetto importante da non sottovalutare è stato l’astensionismo su cui diversi interventi hanno focalizzato l’attenzione. La bassa percentuale si è riscontrata in particolare nelle periferie e nei quei quartieri più poveri delle grandi città, come successo a Roma in un solo Municipio andato alla destra.

Interessanti gli interventi dei più giovani; ventenni che sono disposti anche a scendere in piazza per parlare di ddl Zan (purtroppo affondato in Senato con un voto segreto, forse perché mal gestito nella parte finale del suo iter), di referendum per l’eutanasia legale, per la parità di genere e per la transizione ecologica.
A tal proposito sono emerse questioni legate alla partecipazione giovanile nelle competizioni elettorali. Laddove la classe politica dirigente ha lavorato favorendo il rinnovamento generazionale, si è registrata una importante rappresentanza di trentenni che sapranno accompagnare le transizioni richieste dall’Europa.

Anche l’assenza di donne, tra le candidate sindache, è stato un punto rilevante del dibattito. Il mancato rilievo che doveva essere dato sul fronte delle candidature femminili costituisce un passo indietro sul ruolo che spetta alla donna nella società di oggi. E’ proprio sul gender gap che l’attuale classe dirigente del partito democratico, in particolare nel meridione, non ha ottenuto i risultati che avrebbe potuto conseguire.
L’assemblea ha ben evidenziato una qualificata importante partecipazione femminile, desiderosa di lavorare per una politica capace di riaprire gli spazi di confronto, i circoli, le Agorà, sedi aperte dove poter approfondire problemi quotidiani che interessano i cittadini accanto alle questioni che riguardano il futuro.

E’ stata forte la critica proprio per il mancato coinvolgimento di tesserati e dirigenti nel trapanese per la selezione e la scelta dei candidati. Come ha ricordato la tesserata del circolo territoriale di Mazara, Caterina Agate, già assessora al bilancio del suo comune, richiamando una frase di Obama: “la democrazia è un giardino che va curato, altrimenti va in malora”.

In conclusione dell’assemblea, visto l’entusiasmo, tutti i partecipanti hanno manifestato la volontà di ulteriori incontri realizzabili all’interno del Campo Largo così come indicato dal segretario Enrico Letta.