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04/11/2021 06:00:00

Vanda Grignani e quella relazione malata: "Ho pensato anche al suicidio" 

 Quel post equivoco, pubblicato poche ore prima del delitto, rischiava di aggravare la sua posizione. Il Pm,infatti, le aveva contestato l'aggravante della premeditazione.

Vanda Grignani, però, ha spiegato che il pensiero del suicidio aveva sfiorato la sua mente. Già in passato, peraltro, si era resa protagonista di gesti di autolesionismo.

“Stasera farò qualcosa che non avevo mai pensato. Perdonatemi”, la frase che Vanda Grignani, 36 anni, aveva scritto sulla sua pagina di Facebook. Una frase che aveva fatto credere a molti suoi contatti che fosse morta. Caduta l'ipotesi della premeditazione, la donna, però, è rimasta in carcere, su disposizione del Gip che ha convalidato il fermo.

E davanti al magistrato, Vanda Grignani ha raccontato della sua relazione “malata” con Cristian Favara, 45 anni, con un passato turbolento alle spalle. Una relazione segnata da litigi quotidiani e violenze.

Violenze che, però, la donna non ha mai denunciato, ma che sarebbe in grado di documentare. In quell'appartamento di via Avellone, preso in affitto da Vanda Grignani, la tensione si tagliava a fette. Cristian Favara doveva cambiare casa, ma temporeggiava, continuando a dividere quelle mura domestiche con la sua compagna, madre di una ragazza di 14 anni, avuta da una precedente relazione e affidata ai nonni paterni. Fino a sabato sera, quando l'ennesima lite è culminata in tragedia. . Vanda ha impugnato un coltello da cucina, sferrando a Cristian un fendente mortale al petto. Poi ha chiamato i carabinieri, confessando il delitto: “L'ho colpito per difendermi”.