Le istituzioni, di Pier Paolo Pasolini.
Anime belle del cazzo, per cos’altro moriranno i due fratelli Kennedy, se non per un’istituzione?/ E per cos’altro, se non per un’istituzione, moriranno tanti piccoli, sublimi Vietcong?/Poiché le istituzioni sono commoventi: e gli uomini in altro che in esse non sanno riconoscersi./Sono esse che li rendono umilmente fratelli./C’è qualcosa di così misterioso nelle istituzioni– unica forma di vita e semplice modello per l’umanità che il mistero di un singolo, in confronto, è nulla.
La poesia del poliedrico intellettuale bolognese è del 1971. Erano anni di fermento culturale e ideologico. I partiti con la loro presenza territoriale erano l'emanazioni della politica istituzionale. Il loro ruolo era fondamentale per il processo democratico. Poi la classe politica esagerò-perifrasi- e con tangentopoli ci fu la dissoluzione delle organizzazioni novecentesche, due di esse il MSI e PCI si dovettero reinventarsi,la DC ora Udc non pervenuta,nacque la Lega Nord. Nel 1993 ci fu l'introduzione dell'elezione diretta del sindaco, istituto molto apprezzato dai cittadini perché permette la scelta del potere esecutivo, sindaco che a sua volta seleziona la giunta, gli abitanti decidono anche il consiglio comunale, organo d'indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
Essendo espressione diretta del territorio, sono i soggetti politici che dovrebbero farsi carico delle istanze della società. Un aneddoto: chiesi nel 2018 al PD locale perché avessero accettato la candidatura come capolista al plurinominale della camera nel collegio lilibetano Maria Elena Boschi. Risposta: "ordine dall'alto", ossia Matteo Renzi. Idem ha fatto Salvini con la Donato l'anno scorso a Lilibeo. Ecco pessimi esempi d'istituzioni. Narrato l'episodio, non è dato sapere chi le riconosca nei versi del poeta comunista che le sublimava, che raccontava principalmente i più deboli, a Marsala in: Grillo, giunta,presidente e consiglio comunale. Ovviamente come in ogni organizzazione è l'essere umano a fare la differenza e dopo un anno non si è ravvisata se non in "pejus" nelle istituzioni politiche a Capo Boeo.
Vittorio Alfieri